Dopo il gelato gusto puffo, al parmigiano, al pollo e ai petali di rosa, nella lista dei gelati più strani arriva anche il “gusto Papa”. Ebbene sì, è proprio il gelato dedicato a Francesco Bergoglio, anche se effettivamente a parte il nome non ha niente di strano: gli ingredienti sono crema, chantilly variagato al dulce de leche e cioccolato gianduja. “Il gelato del Papa” nasce dalla fantasiosa idea di Giorgio Zanata, gelatiere astigiano, della stessa provincia di cui è originario Papa Francesco: questo nuovo gusto verrà presentato domani, 7 giugno, in piazzetta Reale a Torino in occasione della seconda delle tre tappe nazionali (le altre sono Firenze e Roma) del “Gelato Festival”.
“Il richiamo all’Argentina – spiega Zanatta che è anche direttore tecnico e artistico del festival – è rappresentato dal ‘dulce de lece’ e il richiamo al territorio di Asti da cui proviene papa Francesco è rappresentato dal gianduia. Per ora sarà un’edizione limitata in occasione del Festival, ma la speranza è di farlo assaggiare al papa quanto prima”. Tre giorni dedicati al gelato e alla sua arte: il roadshow che coinvolge i migliori gelatieri e le principali aziende del settore dall’Italia e dall’estero valorizzerà il contributo torinese alla storia del gelato all’italiana; particolare attenzione sarà dedicata alla figura del cuoco e pasticcere di casa Savoia, Giovanni Vialardi, il primo ad introdurre la distinzione fra gelato e sorbetto.
Il Festival allieterà i cittadini con il “Buontalenti”, il primo laboratorio mobile di gelato: per accedere alla manifestazione, è necessario munirsi di una gelato card, reperibile all’infopoint di piazza Castello, dal costo di 12 euro (10 euro per gli under 18) che permetterà cinque assaggi dagli stand, votando il proprio gusto preferito e che è ricaricabile, permettendo un nuovo ingresso. Inoltre quindici gelatieri proporranno ai visitatori il meglio del gelato, partecipando ad un concorso; a questi si aggiungono anche dodici gelatieri di Ascom/Epat, fuori gara, che proporranno in quattro postazioni diverse gusti piemontesissimi come il gianduia e la nocciola.
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