Chi decide di iniziare una dieta spesso si trova a dover fare i conti con le difficoltà collegate al fatto di dover mangiare di corsa, fuori casa, e quindi di non riuscire a rispettare quanto indicato dal regime alimentare prescelto. Un problema se l’obiettivo è seguire pedissequamente la dieta. Ma ecco arrivare in soccorso di tutte le “vittime” dello spuntino consumato in ufficio, o comunque fuori casa, la dieta lunch box, ovvero la dieta della pausa pranzo.
A metterla a punto il personal trainer Simon Lowell. Si tratta di un regime alimentare pensato proprio per venire incontro alle esigenze pratiche di chi decide di seguirlo, di conseguenza non è troppo rigido. Con il termine lunch box si identifica il cibo per la pausa pranzo che si porta direttamente da casa. Niente panino o insalata del bar. E soprattutto, niente condimenti eccessivamente grassi, che oltre ad essere poco salutari sono veri e propri nemici della linea.
Simon Lowell suggerisce di preparare il pranzo da consumare in ufficio la sera prima e consiglia di fare a metà mattina e a metà pomeriggio degli spuntini salutari e veloci.
I pasti della dieta lunch box devono essere caratterizzati per il 60% da verdure, per il 30% da proteine (pollo grigliato, pesce o formaggio grattugiato sull’insalata) e solo per il 10% da condimenti, da preferire in questo caso l’olio extravergine di oliva. E la prima colazione, molto importante, deve essere ricca di nutrienti.
Con la dieta lunch box non si contano le calorie, ma proprio per tale ragione è importante non esagerare con le porzioni. E i cibi scelti devono essere a basso indice glicemico. Seguendo con costanza questo regime alimentare è possibile perdere quei fastidiosi chili di troppo messi su spostandosi da un bar all’altro.
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