Calcoli renali: la dieta perfetta per prevenire il problema

Quello dei calcoli renali è un problema che assilla il dieci/dodici per cento della popolazione italiana. Secondo quanto riporta Adnkronos salute a volte il problema è proprio del regime alimentare che ognuno di noi segue. Per questo motivo un team di specialisti sta per pubblicare uno studio con alcuni consigli riguardo la dieta da seguire per evitare il problema. L’errore più comune è quello di bandire il calcio e quindi l’assunzione di formaggi e latticini: “Prescrivere una dieta ipocalcica non serve”, ha dichiarato Domenico Prezioso, professore associato di Urologia all’università degli Studi Federico II di Napoli, dal palco del 14esimo Congresso nazionale dell’Associazione italiana di endourologia (Iea).

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A quanto pare con questo divieto si otterrebbe addirittura l’effetto opposto, visto che il calcio aiuta proprio l’espulsione dei componenti chimici che formano i calcoli: “Molti specialisti non lo sanno – ha continuato Prezioso – e così la gente comune. I nutrizionisti ritengono si debba assumere 1 grammo di calcio al giorno, una dieta media italiana arriva a mezzo grammo. E’ consigliato bere bevande a base di agrumi come pompelmo, arance e limoni, mangiare frutta e verdura, ma tranne quelle che contengono elevate quantità di ossalati come per esempio i cavoli e gli spinaci. Lo stesso vale per i cereali.

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In realtà non esiste una dieta precisa: va personalizzata. Bastano quattro esami del sangue e delle urine per conoscere la propria situazione e quindi ogni medico in questo modo può individuare la condotta alimentare migliore senza dare divieti assurdi. Il ruolo fondamentale dell’acqua comunque è confermato: usare quella bicarbonato-calcica è l’unico modo scientificamente provato per evitare i calcoli renali. “Il normale esame biochimico non dà garanzie – ha concluso – soprattutto in caso di calcolosi miste. E’ più utile invece una spettroscopia da fare in centri ad hoc. Ma la cosa più importante è la valutazione metabolica per identificare i fattori di rischio e stilare una dieta su misura.

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