Mal di primavera: carne di pollo per combattere la “sindrome del letargo”?

Non conoscete il mal di primavera (leggi come combatterlo su Velvet Body)? Probabilmente avete i sintomi, ma non sapete che si tratta di una sindrome vera e propria chiamata “del letargo“: se avete spossatezza, nervosismo, affaticamento, difficoltà di concentrazione e giramenti di testa allora fate parte di quei due milioni di italiani che hanno questo problema (sei volte più diffuso tra le donne). E’ tutto legato al rialzo delle temperature, ai disturbi allergici ed anche al passaggio dall’ora solare a quella legale (leggi su Velvet Body quali possono essere le conseguenze dello spostamento delle lancette un’ora avanti). I rimedi consigliati partono sicuramente da una vita sana e regolare a tavola.

Bisogna bere tanta acqua e scegliere cibi ricchi di potassio, ferro e vitamina B. L’ingrediente ideale sembra essere la carne di pollo: “E’ l’alimento giusto – ha dichiarato il nutrizionista Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione (Sisa), in un’intervista a Adnkronos SaluteContiene tutti quei nutrienti ad alto valore biologico fondamentali per combattere la stanchezza primaverile“. Il pollo fornisce proteine di alto valore biologico, ovvero degli elementi chiave per la “sintesi dei neurotrasmettitori che partecipano alle reazioni di adattamento allo stress stagionale“. E’ fondamentale quindi che a tavola ci sia sempre la carne bianca, da mangiare minimo una volta a settimana.

Via libera anche a frutta e verdura ed è consigliato anche il sonnellino pomeridiano per recuperare le forze. La mattina poi è necessario fare colazione con latte, yogurt, pane, biscotti, fette biscottate, cereale, miele o marmellata: “Lo zucchero contenuto nel latte – ha continuato – nella marmellata o nel miele ci offre un’immediata sferzata di energia, mentre l’amido apportato dal pane o dalle fette biscottate consente di fornire gradualmente la ‘benzina’ necessaria per svolgere le attività a cui ci si dedica durante la mattinata“.

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