Uomo, ti arrabbi spesso? Morirai prima

Uno studio lungo ben 40 anni ha dato un verdetto che in fondo ci si poteva aspettare: chi si arrabbia di più ha maggiori probabilità di morire precocemente. L’aspetto più sorprendente è il fatto che questa caratteristica sia propria degli uomini e non delle donne. Il rischio aumenta di 1,57 volte ma gli individui un po’ irascibili possono stare tranquilli: non si tratta di semplici arrabbiature, il problema si palesa di fronte a rabbia perenne che fatica a dissiparsi. Lo precisa Amelia Karraker, autrice principale del lavoro appena pubblicato sul Guardian: “È normale avere una giornata ‘no’, o addirittura un anno in cui si è più collerici. Chi ha un maggior rischio di morire prima è invece costantemente arrabbiato”.

La ricerca ha coinvolto oltre 1.300 uomini, ai quali periodicamente veniva posta la domanda: “Ti arrabbi facilmente?”. Le risposte sono state incrociate con il reddito, la situazione familiare e vizi quali il fumo. Le conseguenze dell’arrabbiatura si manifestano nel lungo periodo: il rischio di morire si verifica infatti nell’arco dei successivi 35 anni. Il dato non deve certo essere un sollievo, se si considera che l’età media dei partecipanti all’inizio dello studio era di soli 30 anni. Essere capaci, grandi lavoratori o avere una personalità di spicco non salverà la situazione: i soggetti che si lasciano condizionare dall’ira hanno comunque maggiore possibilità di morire.

La causa di questo angosciante risultato risiede nelle conseguenze dell’ira sul corpo umano: battito cardiaco accelerato (il rischio di infarto aumenta di 8 volte), sindromi quali ad esempio la fibrillazione atriale, pressione sanguigna irregolare, uno stato psichico predisposto al malessere. La rabbia d’altronde non va certo repressa, poiché anche questo nuoce a cuore e pressione arteriosa. L’elisir di lunga vita, piuttosto, è un altro: la collera va sfogata, l’importante è che si esaurisca in fretta e lasci il posto ad un umore decisamente più disteso e radioso.

Foto: Twitter

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