Nuove norme anti-fumo: dai pacchetti alle sigarette elettroniche, cosa cambia?

Dal 20 maggio 2016 entreranno in vigore le nuove direttive sul fumo: addio ai pacchetti da 10, alle sigarette aromatizzate, restrizioni più severe per le sigarette elettroniche e nuove scritte che segnalano i rischi per la salute. Eppure il sole potrebbe aiutare quelli che non riescono ad abbandonare il vizio…

È arrivato il momento di dire addio ai pacchetti da 10 e alle sigarette aromatizzate: entra in vigore la direttiva europea sui prodotti del tabacco. La sua validità è estesa all’intera Europa e 5 paesi hanno deciso addirittura di implementarla: l’Italia fa parte di questo ristretto gruppo insieme a Germania, Malta, Portogallo e Slovenia. Meno ligi al dovere il Belgio, l’Estonia, Lituania e il Regno Uniti, i quali hanno preferito attuarla solo parzialmente. Le nuove norme partiranno venerdì 20 maggio 2016, ma cosa cambierà esattamente?

Prima di tutto le confezioni. Se queste già riportavano scritte sui danni provocati dal fumo, ora la superficie del pacchetto dovrà essere ricoperta per il 65 per cento da avvertimenti sanitari sia sulla parte anteriore che posteriore (si toglieranno quindi le attuali indicazioni su catrame, nicotina e monossido di carbonio). Lo stesso varrà anche per il tabacco da arrotolare. Quanto ai pacchetti, la direttiva ha lo scopo di eliminare quelli dal maggiore appeal per i giovani. Per questo motivo saranno aboliti i pacchetti da 10: la forma parallelepipeda conterà almeno 20 sigarette. Hanno i giorni contati, esattamente per la stessa ragione, le sigarette aromatizzate. Ci sarà un periodo di transizione di 4 anni al termine del quale non si troveranno più, ad esempio, quelle al mentolo o alla rosa.

Infine, anche le sigarette elettroniche subiranno un freno. Sono stati stabiliti dei limiti massimi per la concentrazione di nicotina, il volume massimo delle cartucce e quello dei serbatoi. Tutti i contenitori, inoltre, dovranno avere una chiusura a prova di bambino. Ogni produttore avrà l’obbligo di notificare le nuove proposte di mercato affinché vengano autorizzate prima di essere immesse. Ai singoli Stati rimane in ogni caso la possibilità di decidere in autonomia i dettagli relativi al commercio delle sigarette elettroniche.

L’idea è quella di ridurre i danni causati dalle sigarette. Una recente ricerca ha dimostrato che in Europa muoiono ogni anno 700mila persone a causa del fumo e che i costi sanitari si aggirano intorno ai 544 miliardi di euro annui. In soccorso dei fumatori arriva tuttavia uno studio che rivela gli effetti positivi del sole. A quanto pare il sole sarebbe in grado di compensare anche gli effetti dannosi della sigaretta. Questo perché l’esposizione produce vitamina D, beta endorfine (responsabili del senso di piacere) e ossido nitrico, capace di abbassare la pressione arteriosa. Ovviamente il sole può dare un aiuto ma non risolvere del tutto il problema, senza contare che rimangono in vigore i soliti avvertimenti: evitare le ore più calde, proteggersi con filtri solari adeguati ed evitare ustioni.

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