Melograno: il segreto della giovinezza parte proprio da lui

Un frutto che molto spesso viene ignorato per ‘pigrizia’: il melograno è un po’ più difficile da reperire ma vale la pena cercarlo in frutteria. Al suo interno, infatti, è stato trovata una molecola che previene l’invecchiamento.

Cos’è la sarcopenia? Nulla di piacevole, visto che si tratta del processo di invecchiamento con la graduale perdita di massa muscolare causata da una vita sedentaria. Se evitare del tutto la sarcopenia è ovviamente impossibile, è pur vero che cercare di rallentare il suo cammino è doveroso. I ricercatori del Politecnico federale di Losanna hanno dato un contributo importante a questa causa grazie alla loro ricerca sul melograno. In esso sono riusciti a isolare una molecola capace di contrasta l’invecchiamento muscolare, con effetti davvero miracolosi sul corpo.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine e spiega com’è possibile che quella molecola del melograno abbia effetti così benefici sul corpo. La spiegazione risiede nell’urolitina A, un prodotto della flora intestinale dell’uomo, che interagisce con quella molecola favorendo il rinnovamento dei mitocondri e prevenendo il deterioramento muscolare causato dall’età. Se il processo appena descritto non dovesse essere chiaro, poco importa: basti sapere che mangiare il melograno potrebbe celare un vero elisir di giovinezza. Non è un caso, tuttavia, che sia stato usato il condizionale: il melograno non contiene l’urolitina A bensì un suo precursore che poi viene trasformato dalla flora batterica e non è detto che questo processo avvenga in tutti gli individui.

Se assumere melograno con continuità e acquistare prodotti di bellezza al melograno non può che far bene (LEGGI ANCHE: IL MELOGRANO, PREZIOSO ALLEATO CONTRO L’INFLUENZA E NON SOLO), è altrettanto vero che potrebbe non essere sufficiente. Per questo motivo i ricercatori stanno andando avanti con le ricerche affinché venga chiarito tale meccanismo: sono già partite le sperimentazioni sull’uomo e lo studio clinico riuscirà senz’altro a chiarire ogni dettaglio. Patrick Aebischer, co-autore della ricerca, è fiducioso: “Man mano che invecchiamo, la capacità delle cellule di svolgere il mitophagy è più bassa. Questo è un aspetto da considerare, poiché la riduzione della mitophagy del muscolo è considerata una delle principali cause di deterioramento muscolare associata con l’età. Crediamo che il nostro lavoro, che descrive i benefici per la salute dell’urolitina A, è sicuramente promettente per l’inversione dell’invecchiamento muscolare”.

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