Le salse di Paul Newman in vendita alla Coop: sono per beneficenza

L’animo altruistico di Paul Newman ha oltrepassato la morte: il progetto dei prodotti alimentari che portano il suo nome risale al 1988 ma sta arrivando anche in Italia con lo stesso scopo benefico.

Mentre alcuni quotidiani riportano in auge la morte della star Paul Newman (per errore o per business, non è dato sapere) avvenuta nel 2008, in alcuni negozi Coop d’Italia sono sbarcate le salse della Newman’s Own. Il primo punto vendita ad attrezzarsi è stato quello di Firenze Novoli ma poi la distribuzione è arrivata anche a Ponte a Greve, Gavinana, Stesto Fiorentino, Lastra a Signa, Centro Prato, Montecatini, Montevarchi, Arezzo, Cascina ed Empoli.

Sebbene il paniere messo a disposizione dalla Newman’s Own conti ormai oltre 200 prodotti (il primo in assoluto è stato un semplice condimento per l’insalata), le salse sono state giudicate le più adatte a farsi strada nel complesso universo del mercato alimentare italiano. In tutto si tratta di 7 tipi di salse differenti: dalla barbecue a quella piccante, passando appunto per i condimenti delle insalate. Il prezzo di ogni confezione è di circa 3 euro, con qualche piccola variazione da prodotto a prodotto. In quasi 30 anni di attività la Newman’s Own è riuscita a donare più di 450 milioni di dollari a varie associazioni non profit distribuite nel mondo e magari il mercato italiano potrà contribuire alla stessa causa.

Le salse di Paul Newman in vendita alla Coop: sono per beneficenza

Il progetto lanciato decenni fa dalla star con lo sguardo più bello del mondo (nonostante non superi il metro e 77 d’altezza, chi ha mai osato mettere in discussione il suo fascino senza tempo?) devolve il 100 per cento dei suoi utili in beneficenza e il legame con Coop è avvenuto grazie alla Fondazione Dynamo: i prodotti sono importati in Italia grazie alla Pro Dynamo e il sodalizio tra Coop e queste società va avanti ormai da diversi anni. Se i consumatori avranno voglia di dare fiducia al progetto e di provare gusti un po’ diversi dagli standard italiani, i traguardi raggiunti potranno essere ancora più imponenti.

Photo credits Facebook

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