Dieta antinfiammatoria: via i chili di troppo e il pericolo del diabete

Unire l’utile al dilettevole può significare anche ricorrere ad una dieta dimagrante per risolvere contemporaneamente i problemi di salute e quelli della linea: il regime anti-infiammatorio si è rivelato il più adatto.

Una dieta che permetta di perdere qualche chilo fa sempre comodo: raramente ci si sente soddisfatti al 100 per cento dal proprio corpo, così snellire i punti critici è l’obiettivo che accumuna la maggior parte degli individui 365 giorni l’anno. Se poi il regime alimentare per perdere peso comporta benefici anche per la salute, meglio ancora! È il caso della dieta antinfiammatoria, ovvero quel tipo di alimentazione che al tempo stesso elimina il grasso e allontana i pericoli di incappare nel diabete di tipo 2 (LEGGI ANCHE: VACCINO CONTRO DIABETE E INFIAMMAZIONI: COMBATTE I BATTERI CATTIVI DELL’INTESTINO).

Questo modello alimentare ha basi scientifiche rigorose: tutto parte da uno studio durato 4 anni che ha coinvolto 1531 individui, di età compresa tra i 19 e i 65 anni, tutti in sovrappeso. I ricercatori della Faculty of Medical Sciences e l’Institute of Health and Society della Newcastle University hanno indagato il legame tra varie componenti: stress ossidativo, infiammazione intestinale, alimentazione e dieta. Riuscendo a dirigere queste ultime 2 variabili in favore delle prime due, lo scopo che si riesce a centrare è quello di dimagrire e al tempo stesso di impedire l’insorgere del diabete.

Dieta antinfiammatoria: via i chili di troppo e il pericolo del diabete

I cibi da privilegiare nella dieta antinfiammatoria sono: ortaggi, frutta, semi oleosi (quali noci, mandorle, nocciole, semi di zucca, semi di girasole e pistacchi) e pesce. Tutti garantiscono un buon apporto di proteine, acidi grassi, omega-3, fibre e sali minerali (tra cui il preziosissimo magnesio). I cibi da limitare, invece, sono: pane bianco, zucchero, bevande dolci, latte intero e derivati del latte, considerati pro-infiammatori.

Uno dei primi effetti di un regime basato su questi pilastri è la diminuzione del grasso viscerale, ovvero l’adipe che si trova negli organi e intorno a essi (specialmente nella cavità addominale) che circonda solitamente stomaco, fegato e intestino. Oltre ad influenzare il girovita, il grasso viscerale produce sostanze negative per il corpo, per questo smaltirlo è una vera manna. Non a caso i vantaggi della dieta antinfiammatoria non finiscono qui: si previene l’ipertensione, la sindrome metabolica, l’osteoporosi, i tumori del colon e della mammella ma soprattutto il temutissimo diabete di tipo 2.

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