Il professor Walter Longo è una vera celebrità negli Stati Uniti. Il suo mima-digiuno per vivere meglio (e più a lungo) ha riscontrato un notevole successo e il passo successivo è ora rappresentato dalla dieta della longevità. In cosa consiste?
Il professor Valter Longo ha pubblicato un nuovo libro nel quale illustra tutti i vantaggi della sua dieta della longevità: d’altronde il suo scopo è “far vivere la gente sana fino a 110 anni” e in effetti già il mima-digiuno (LEGGI ANCHE: VALTER LONGO E LA SUA DIETA MIMA-DIGIUNO: NON SERVE A PERDERE PESO MA A VIVERE PIÙ A LUNGO), prima creazione di Longo, metteva al riparo da numerose malattie (tumori, diabete, malattie cardiovascolari, patologie neurodegenerative come l’Alzheimer, infiammatorie come la colite o autoimmuni come la sclerosi multipla).
La dieta della longevità nasce dall’analisi di alcune regioni del mondo che ospitano il maggior numero di ultracentenari (tra cui i monti sardi dell’Ogliastra e il paesino calabrese di Molochio, in Aspromonte). I principi da seguire, secondo il noto biochimico, sono ben chiari. Prima di tutto bisogna adottare una dieta vegana alla quale però va aggiunto il pesce (2-3 pasti a settimana, pur guardandosi da quello troppo ricco di mercurio). Il consumo di grassi saturi animali e zuccheri deve essere ridotto al minimo, mentre fagioli, ceci, piselli e altri legumi devono diventare la fonte principale di proteine. Carboidrati complessi quali pomodori, broccoli, carote e appunto i legumi vanno fortemente sponsorizzati all’interno della propria quotidianità.
Se il consumo di proteine deve rimanere basso fino ai 65-70 anni (0,7-0,8 grammi per ogni chilo del proprio peso corporeo) ed essere aumentato dopo quella soglia d’età (altrimenti si rischia di elidere massa muscolare) è altrettanto importante consumare una quantità relativamente alta di olio di oliva insieme ad un pugno di noci, mandorle o nocciole. Per arricchire di vitamine e minerali la propria alimentazione può essere utile ricorrere ad un integratore 2-3 volte a settimana.
Infine, indicazioni precise riguardano anche l’organizzazione dei pasti: bisogna iniziare dopo le 8 e finire prima delle 20, così da mettersi a letto 3-4 ore dopo aver terminato la cena. Le persone in sovrappeso dovrebbero scendere da 3 a 2 pasti al giorno, sostituendo il pranzo o la cena con uno spuntino (in questo caso diventa necessario consultare un nutrizionista per prevenire la malnutrizione). E, ovviamente, intraprendere un ciclo di 5 giorni di dieta mima-digiuno ogni 1-6 mesi. Tutti gli ulteriori dettagli sono forniti dal libro di Longo, edito da Vallardi Editore e disponibile nelle librerie dal 15 settembre 2016.
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