Energy drink: un uomo ricoverato d’urgenza per epatite acuta

Gli eccessi fanno sempre male, soprattutto quando si tratta di prodotti poco sani quali gli energy drink. Un uomo ha rischiato di far collassare il proprio fegato (dopo solo 3 settimane) a causa delle troppe bevande che si concedeva ogni giorno.

Grosse quantità di bevande energetiche fanno male al corpo, non solo alla linea: sebbene la cosa sia universalmente riconosciuta e risaputa, la maggior parte delle persone crede che i veri pericoli arrivino solamente dopo un abuso consistente e prolungato nel tempo. Un fatto di cronaca invece fa tornare con i piedi per terra e fa scattare l’allarme per molto meno: un uomo di circa 50 anni, muratore di professione, è stato ricoverato d’urgenza a causa di un’epatite acuta generata proprio dal consumo esagerato di energy drink. A quanto ammontava il suo ‘errore’? 4-5 al giorno per un lasso di tempo di sole 3 settimane.

Le bevande avevano provocato in lui anoressia, dolori addominali, nausea e vomito. Tutti i sintomi facevano pensare ad un’influenza particolarmente forte, eppure lo sviluppo di un’itterizia (ovvero l’assunzione di un colorito giallognolo sulla pelle) hanno spinto l’uomo a recarsi in ospedale. Lì è arrivata una diagnosi più severa di quanto ci si sarebbe potuti aspettare: epatite acuta provocata da un eccesso di niacina, detta anche vitamina B3. La dose giornaliera raccomandata dai medici ammonta a circa 20 mg mentre le bevande energetiche consumate dall’uomo ne contenevano 40 per ogni lattina. Il suo consumo giornaliero arrivava quindi a 200 mg, il che stava provocando un collasso al suo fegato.

Energy drink: un uomo ricoverato d'urgenza per epatite acuta

Il fatto è accaduto negli Stati Uniti, dove il 50 per cento dei cedimenti di fegato è dovuto proprio alle bevande che vengono assunte e spacciate poi per ‘integratori alimentari innocui’. Il rischio che si corre nell’abuso di energy drink quali Red Bull, 9MM, Monster, Burn – solo per citarne alcuni – è quello di cadere nell’accumulazione e nella tossicità. In Italia i maniaci della palestra e gli atleti in cerca di aiuti leciti sono avvisati: un consumo eccessivo nuoce al fegato in maniera pesante e basta pochissimo tempo per far male al proprio corpo in maniera irreversibile.

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