Sophie Gajnik’s ha vinto la sua battaglia contro l’anoressia immergendosi nel mondo del bodybuilding: prima ingeriva solamente 300 calorie al giorno ed era arrivata a pesare solamente 30 chili, adesso ama il rapporto tra cibo e allenamento in palestra.
Sophie ha cominciato la sua battaglia con l’anoressia quando si è iscritta all’università. Lo stress e lo studio prolungato le lasciavano poco tempo per allenarsi e mantenersi in forma. Così, dopo essere ingrassata di 5 chili, ha deciso di mettersi a dieta. Una dieta decisamente restrittiva, visto che ammontava solamente a 300 calorie giornaliere. Faceva colazione solamente dopo un allenamento: in altre parole, doveva meritarsi ogni singola caloria e in effetti contava tutto ciò che ingeriva.
Se non era sicura dell’apporto calorico di un alimento, nel dubbio, ne dimezzava le quantità. Era arrivata a pesare 30 chili ma non si accorgeva della sua anoressia (LEGGI ANCHE: SILVIA ERA ANORESSICA: SI È SALVATA GRAZIE AL FITNESS E AI VIDEO SU INTERNET). A quanto dice, era troppo arrabbiata e delusa. Alcune foto di una vacanza con i genitori la mostrano tutta pelle e ossa, tant’è che mamma e papà tuttora non riescono a guardare quegli scatti.
![Sophie pesava 30 chili: ora è una bodybuilder che mangia proteine](https://www.velvetbody.it/wp-content/uploads/2016/12/Sophie-da-anoressica-a-bodybuilder.jpg)
“Quando mangiavo, solitamente tre volte al giorno, consumavo 20 grammi di spinaci, 15 grammi di funghi, 20 grammi di zucchine, un cetriolo… Non superavo mai le 100 calorie a pasto“, ha ammesso Sophie. Un giorno è successo qualcosa di forte che le ha fatto aprire gli occhi: le stavano cadendo anche i capelli. Quando è arrivata al bivio, ovvero scegliere tra mangiare o morire, la decisione è stata sorprendentemente positiva: la ragazza ha cominciato ad apprezzare il legame tra cibo e allenamento. Sophie ha capito che non serve solamente il cardio per bruciare le calorie e che era bello sollevare i pesi per acquisire forza. Oggi la ragazza sta bene e lavora per scolpire il suo corpo con il bodybuilding. È arrivata a pesare 66 chili e può fare gli squat con un bilanciere da 105: un risultato incredibile se paragonato alla condizione in cui si trovava solo qualche tempo fa.
“Adesso voglio tenermi forte e attiva, non conto più le calorie e mi considero completamente guarita. Invece della lattuga e dei cibi costituiti per il 90 per cento da acqua, mangio pollo e uova. Mi rendo conto che i disordini alimentari sono una vera dipendenza proprio come le droghe o l’alcol e sono felice se raccontare la mia esperienza può servire per aiutare qualcuno”. Il percorso di Sophie è stato un vero trionfo: la palestra in cui ha cominciato ad allenarsi le offerto la posizione di manager e la sua vita gira finalmente nella direzione giusta.
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