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George Michael, la causa della sua morte: 130mila ricoveri ogni anno

George Michael si è spento a 53 anni, serenamente, nella sua casa. A stroncarlo, dopo varie malattie, è stato un infarto. Queste le conferme arrivate a poche ore dal decesso, per una patologia che ogni comporta migliaia di ricoveri non sempre a lieto fine.

Nella notte tra Natale e Santo Stefano è arrivato l’annuncio che ha scosso i fan di George Michael e gli appassionati di musica in generale: l’ex cantante degli Wham e autore di successi quali “Last Christmas” e “Careless Whisper” si è spento nella sua casa. “Con grande tristezza confermiamo che il nostro amato figlio, fratello e amico George è morto serenamente a casa durante il periodo natalizio”, è stato il comunicato diramato dal suo manager Michael Lippman e arrivato prontamente in ogni angolo della Terra. Sebbene siano state escluse circostanze sospette, qualcuno ha già insinuato il dubbio che sotto ci sia qualcosa di più rispetto ad un semplice infarto (LEGGI ANCHE: GEORGE MICHAEL, IL MISTERO DELLA MORTE: INFARTO O “DECESSO INSPIEGATO”?).

L’entourage della star ha già detto che non saranno rilasciate ulteriori dichiarazioni, mentre gli agenti che l’hanno trovato già privo di vita al loro arrivo hanno affermato che “la morte è considerata senza causa, ma non sospetta”. L’autopsia contribuirà a fugare ogni dubbio, nel frattempo il decesso sembra avere un solo colpevole: un’insufficienza cardiaca. Il suo fisico d’altronde era già stato provato da problemi di salute molto gravi dovuti agli eccessi che si era concesso nel corso degli anni tra alcol, droga e rahab. Facile credere, quindi, che non ci sianmo misteri da scoprire. Il cuore di George Micheal non ce l’ha più fatta.

L’infarto in effetti è una patologia diffusa che provoca ogni anno migliaia e migliaia di ricoveri (un conto approssimativo parla di 130mila ogni anno solo in Italia). In tutto il mondo le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e la quinta causa di malattia, superando sotto questo punto di vista persino il cancro. Se prima si parlava di infarto prettamente al maschile, negli ultimi decenni sono state le donne (soprattutto dopo l’avvento della menopausa) ad essere colpite da questo tipo di problema in modo particole. Come tutti sapranno, il tempismo è il fattore più importante: una volta verificatisi i primi sintomi, occorre precipitarsi al più presto possibile nell’ospedale più vicino. Il fisico di George Michaelnon ha concesso tuttavia alcuno spazio di manovra e al mondo intero resta solamente il dovere di salutare uno dei re indiscussi degli anni ’80.

Photo credits Facebook

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