Esistono delle strategie per dimenticare più velocemente un uomo? Come gestire una delusione amorosa? E soprattutto è giusto o sbagliato instaurare un rapporto di amicizia con la persona che ci ha “abbandonato”?
“L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare”: il caro Sigmund Freud aveva proprio ragione. Le donne amano sentirsi belle, amano essere corteggiate, vivono per essere amate. Ma a volte, la realtà va ben oltre i loro sogni e restano impigliate in relazioni sbagliate e dannose per la propria autostima. Alcune si innamorano o amano un uomo che non le contraccambia, altre perdono la testa per uomini sposati o già impegnati. Molte volte vengono lasciate, magari dopo una serata che sembrava perfetta, con la classica frase: “Sei splendida, ma meriti di meglio”. E così la donna in questione si ritrova sola, senza amore, senza fiato e con un senso di angoscia difficile da gestire.
Un amore finito è un lutto del cuore, soprattutto quando ad essere lasciate sono proprio le donne. Ma come si fa a porre fine a questa condizione di sofferenza in tempi ragionevoli? Partiamo da una spiegazione biologica. L’innamoramento è un vero e proprio disturbo ossessivo. In questa fase si è in preda all’ansia di rivedere la persona amata, i suoi difetti si trasformano in pregi, i pensieri sono rivolti verso di lui. Tutto è bello e magnifico, perché voi vi sentite tali. Questa condizione vi fa star psicologicamente bene. Ma quando termina una storia o non si è corrisposte, avviene, simmetricamente, la stessa cosa, con la semplice ma fondamentale differenza che quei pensieri ossessivi vi creano disagio. Vi trovate di fronte al “pensiero rimuginativo”: parlate incessantemente dell’ex o della persona che non vi corrisponde, riaprite ferite ancora incandescenti, rimembrate emozioni taglienti percependole ancora sulla pelle, chiedendovi se tale dolore avrà una fine.
È dunque necessario non alimentare ulteriormente il dolore mediante l’adozione di tecniche che consentono di eliminare del tutto il pensiero dell’(ex) persona amata e riprendere in mano le redini della propria vita. Per prima cosa niente messaggi, niente chiamate e soprattutto niente “spiatine” sul suo profilo social. La soluzione vincente è quella di tagliare tutti i ponti e non restare amici. La delusione d’amore è un pò come una dipendenza, se si alimenta non si guarisce mai. Ora vi state sicuramente chiedendo: esiste un periodo logico e razionale per dimenticare un uomo? La risposta è sì ed esso è di tre settimane. Se si tagliano tutti i ponti, come detto poc’anzi, sono necessari in media 21 giorni per dimenticarlo. Quest’arco temporale risulta essere necessario e sufficiente per cambiare ed abituarsi a nuovi stimoli e ritmi diversi.
Terza ed ultima fase è quella di riportare i pensieri e l’attenzione sulla propria persona. La parola d’ordine è “fare”. Fatevi belle, uscite con le amiche, leggete, andate in palestra e concedetevi momenti di puro relax. Agire vi consentirà di debellare del tutto il pensiero rimuginativo. Quando una storia d’amore giunge al capolinea, la guarigione è a portata di mano. Non soffocate il dolore, vivetelo, ma ricordate di non alimentarlo ulteriormente. Tagliate i ponti con la persona in questione, sentitevi libere e fiduciose: l’amore è un investimento ad alto rischio, ma che vale la pena vivere.
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