L’ultimo viaggio di dj Fabo: la meta è la Svizzera per il suicidio assistito

Fabiano Antoniani, dj Fabo, aveva chiesto a Mattarella la possibilità di ricorrere all’eutanasia. Purtroppo per morire è dovuto arrivare in Svizzera, dove si sta sottoponendo alle visite mediche preliminari previste dai protocolli.

Un appello al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e una petizione su change.org non sono stati sufficienti per autorizzare Fabiano Antoniani a ricorrere all’eutanasia. La sua storia ha fatto il giro del Paese: un incidente stradale gli aveva levato tutto, rendendolo cieco e tetraplegico. Il suo desiderio era diventato quello di morire per far finalmente terminare la lunga notte in cui si trovava ormai da quel tragico giorno. L’epilogo della sua storia, tuttavia, è stato ben diverso. Dj Fabo in effetti è arrivato in Svizzera e si è sottoposto alle visite mediche previste dai protocolli prima di farsi addormentare per sempre.

Fino all’ultimo il suo rammarico ovviamente è stato quello di non aver ricevuto l’aiuto del suo Paese. L’intenzione tuttavia non è mai cambiata: assumere un cocktail di farmaci per dormire e poi fermargli il cuore. L’intera procedura standard dura più o meno 30 minuti ed è autorizzata dalla legge elvetica, la quale lo definisce un “suicidio assistito”. In Svizzera si tratta quindi di una normale prassi con la quale un malato terminale può mettere fine alla sua vita senza ricorrere all’intervento diretto di un medico. Ovviamente dj Fabo ha avuto comunque bisogno dell’aiuto di altre persone e questo aiuto è stato garantito da Marco Cappato, esponente dell’associazione Luca Coscioni (la quale già si era esposta in favore di Fabiano e del suo diritto al testamento biologico).

Su Twitter, dj Fabo ha condiviso un video per ringraziare Cappato e dimostrare per l’ennesima volta la delusione sua e di tutti coloro che si trovano nella stessa condizione: “Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l’aiuto del mio Stato”, ha detto. “Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco. Grazie mille”.

Poi, l’annuncio su Twitter da parte dello stesso Cappato: “Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo. E subito dopo, un tweet ancora più tagliente: “Se i malati terminali potessero paralizzare l’Italia per settimane la legge sul biotestamento sarebbe stata approvata 20 anni fa #taxi”. Il gesto di Fabiano sarà sufficiente per riportare in moto l’iter della legge sul testamento biologico, attualmente fermo in parlamento?

Petizione on-line per il grido di Dj Fabo: l'eutanasia arriva alla Camera

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