Giornata mondiale del sonno: 5 cose che non sapete sul dormire

Tra tante giornate dedicate a malattie e abitudini della vita, una non poteva non essere dedicata al sonno. Perchè non approfittarne per scoprire 5 curiosità che probabilmente non tutti conoscono?

Il 17 marzo è la Giornata mondiale del sonno, un elemento basilare per la vita di qualsiasi individuo. Lo scopo principale è quello di focalizzare l’attenzione sui disturbi connessi al sonno e le conseguenze che ne possono derivare per il corpo. Insomma, non potrebbe esserci nulla di più pratico e vicino alla propria quotidianità. La scelta di questa data non è affatto casuale: la primavera è il momento in cui molti animali si svegliano dal letargo ma è anche il periodo dell’anno in cui sono più frequenti le insonnie.

Approfittando della Giornata mondiale, ci sono alcune curiosità sul sonno che potrebbero essere sfuggite alla maggior parte delle persone. Oppure, non meno importanti, esistono dei luoghi comuni da sfatare e altri da confermare in pieno. Ecco un elenco con 5 tasselli che non farà male inserire nel proprio bagaglio di conoscenze:

  1. Essere mattinieri è un fattore genetico: la scienza ha individuato ben 15 punti del dna che influenzano tale caratteristica. Nulla di strano, quindi, se alcune persone riescono a dare il meglio di sè al mattino presto oppure la sera tardi.
  2. Caffè e dormire: ognuno ha il proprio rapporto! Una tazzina di caffè alle 18.00 può rivelarsi deleteria per il sonno di alcuni e ininfluente per quello di molti altri. Lo stesso vale per il caffè bevuto appositamente per “carburare”. I fattori sono molteplici e hanno a che fare con la genetica, con l’abitudine al berne e con il proprio deficit di sonno.
  3. Quando si dorme in un altro letto si riposa peggio: è vero, come dimostrato da una ricerca eseguita dalla Brown University di Providence (Stati Uniti). Dormire fuori casa costringe l’emisfero sinistro del cervello a restare semi-vigile, con la conseguenza di un sonno più leggero del solito.
  4. Dormire sul lato destro fa male: assolutamente no, si tratta solamente di una leggenda metropolitana. Un’altra ipotesi afferma anche che per le donne incinte sarebbe importante dormire sul fianco sinistro. La positizione di tre quarti è consigliata per favorire la circolazione, ma la direzione è irrilevante.
  5. Camminare prima di dormire favorisce il riposo… il tablet no! Un quarto d’ora di passeggiata dopo cena regala benefici inaspettati. Oltre a favorire la digestione, migliora sia la durata che la qualità del sonno. Effetto contrario per chi si addomenta con smartphone o tablet: esporre gli occhi alla luce dello schermo limita la produzione di melatonina (ovvero l’ormone che regola il nostro orologio biologico), senza contare che sarebbe meglio tenere il campo elettromagnetico del dispositivo alla larga dalla propria testa…

Giornata mondiale del sonno: 5 cose che non sapete sul dormire

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