Tinto Brass ha le idee chiare: ad agosto sposa la sua sexy Caterina, così lei potrà predisporre l’eutanasia quando sarà giunto il momento.
Tinto Brass ha trascorso la vita tra provocazioni, l’amore per il sex appeal e le belle donne. Intervistato dal Corriere della Sera, tuttavia, ha mostrato un aspetto molto più razionale e, per così dire, lungimirante. Per quanto riguarda le provocazioni però, nessuna sorpresa: quelle restano. Il tema shock che è uscito fuori a sorpresa è stato quello dell’eutanasia. A quanto pare il celebre regista a luci rosse ha un piano ben preciso che prevede la collaborazione della compagna Caterina Varzi e di un matrimonio da celebrare in casa il 4 agosto 2017, con la sola presenza dei testimoni. Il motivo è tutt’altro che banale: Tinto Brass vuole che Caterina si occupi della “conclusione della sua vita”. “Quando io non sarò più in grado di badare a me stesso Caterina sceglierà per me la cosa giusta. Le consegno le chiavi della mia vita, sicuro che lei la girerà al momento giusto”, ha dichiarato nella medesima intervista.
L’ictus che ha colpito il regista il 16 maggio 2010 ha stretto il legame con la sexy Caterina (che in passato è stata ricercatrice universitaria e avvocato, per poi essere scelta da Brass come protagonista del cortometraggio Hotel Courbet ed essere eletta sia “musa ermeneutica” che compagna di vita) e ha spinto la coppia a fare discorsi poco lieti ma certamente comprensibili. Tinto Brass sa quello che vuole e, giunto ormai all’età di 84 anni, desidera semplicemente che la futura moglie Caterina lo accompagni fino all’ultimo istante di questa vita vissuta sempre sopra le righe.
Noncurante del percorso (al momento fermo) che sta coinvolgendo la legge su fine vita e testamento biologico, Tinto Brass ha fatto la più eloquente delle dichiarazioni d’intenti: “Sì, voglio essere libero di decidere come morire, senza perdere la mia dignità. Abbiamo (con Caterina, ndr) un patto molto forte che vogliamo suggellare nel matrimonio. Se mi venissi a trovare in una condizione grave e irreversibile è giusto staccare la spina. E lei potrà decidere il nostro ultimo viaggio insieme“. E se si parla di Svizzera, la risposta non può che essere “E perché no?”.
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