Le riviste americane hanno criticato costi, obiettivi e reali benefici dei prodotti di bellezza: si tratta solo di una provocazione o prendersi cura di sé è uno spreco di risorse?
Ogni donna ha le proprie beauty routine e una lista di prodotti irrinunciabili: latte detergente, tonico astringente, scrub, crema idratante, contorno occhi e così via. Una denuncia messa in atto da diverse riviste americane sembra però mettere tutto in discussione: i prodotti per la cura del viso sono tutti inutili? Un articolo pubblicato sul sito The Outline segue esattamente questa linea, a partire dal titolo al vetriolo: “The skincare con” (trad. “La truffa dei prodotti per la cura della pelle”). Ma come maturerebbe ogni giorno questa truffa? L’articolo mette in guardia quelle persone che ogni giorno dedicano tempo e danaro mischiando prodotti al solo scopo di ottenere una pelle perfetta.
La provocazione arriva dritta al punto: la pelle perfetta non esiste e non ci sono evidenze scientifiche della reale efficacia di quei prodotti. Ma non finisce qui: chi dedica tante attenzioni alla bellezza del proprio viso è accusato di frivolezza e di non sapere cosa sta facendo esattamente. Non c’è male, per un mercato che muove milioni ogni anno. Eppure esiste un fondamento di verità in questo annoso discorso. In primis ogni pelle avrebbe bisogno di prodotti ad hoc affinché ne migliori la sua oleosità, l’idratazione e l’aspetto generale. Procedere per tentativi è il metodo migliore, ma è difficile arrivare al prodotto perfetto.
Secondo alcune scuole di pensiero, inoltre, tali prodotti danneggiano la pelle anziché aiutarla poiché interferisce con i naturali processi di idratazione. Un’altra motivazione è l’effetto – negativo – crescente dello smog e dello stress sullo pelle, impossibile da tenere a freno con qualche prodotto di bellezza. Infine, un punto interrogativo di carattere quasi esistenziale: chi può sapere esattamente gli effetti di una crema? In realtà solo le sostanze esfolianti (stimolano il ricambio cellulare) e i retinoidi (stimolano i fitoblasti e rendono la pelle più elastica) hanno dimostrato in laboratorio la loro validità, per tutte le altre bisogna davvero parlare di bolla o, peggio, di truffa? Il dibattito è partito, eppure la soluzione potrebbe essere semplice: si potrebbe ancora parlare di truffa se le beauty routine, efficacia a parte, rappresentassero un modo per coccolarsi e dedicare del tempo a se stesse?
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