Un medico di Messina ha scritto un lungo e tagliente messaggio ai suoi pazienti e alle badanti che si occupano dei più anziani: è stanco, dice, di combattere con la loro igiene personale. Ma c’è chi gli ha risposto per le rime.
Un medico deve fare sempre il proprio lavoro, ovvero occuparsi dei pazienti e lavorare per migliorarne la salute. Per farlo si interagisce inevitabilmente con loro e soprattutto con il loro corpo, scoprendo purtroppo che la pulizia è un dono che condividono in pochi. Così, stanco di sottoporsi a simili torture, il primario del Policlinico di Messina ha deciso di affiggere un messaggio ironico e tagliente nel reparto.
“Si informano certi pazienti che lavarsi prima delle visite programmate, cambiarsi la biancheria intima e pulirsi le scarpe dalla terra o altro, prima di entrare, non cancella importanti indizi utili alla diagnosi, per cui possono procedere tranquillamente a una doccia. Ricordiamoci che è sempre apprezzata, l’ascella lavata. Per i pazienti molto anziani, i figli bravi o le badanti per loro, dovrebbero accertarsi dello stato igienico dei loro genitori. Non ha corrispondenze scientifiche la credenza che la doccia faccia venire la polmonite”.
Il messaggio ha subito catturato l’attenzione di molti, dividendone i pareri. C’è chi ha reputato offensive le parole del medico e chi, invece, ha capito l’esasperazione che c’è dietro. Ad attirare le maggiori critiche è stato il tono utilizzato, giudicato irrispettoso e maleducato. In particolare, una donna che si era recata al policlinico per accompagnare la madre, ha voluto segnalare l’accaduto e dire la sua: “Vorrei ricordare a tutti voi che il personale medico è, quando in servizio, parificato al ruolo di pubblico ufficiale. Questo non vale solo quando è bene astenersi dall’insultarlo o picchiarlo, come tanti cartelli ci ricordano, nei reparti. Un invito alla cura e all’igiene della persona è legittimo, ma è anche possibile farlo con sobrietà, gentilezza e rispetto”. Il botta e risposta, probabilmente, è destinato a continuare.
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