Fish pedicure è pericolosa: donna costretta all’amputazione di 5 dita

La Fish pedicure può essere pericolosa e ha causato un’infezione a Victoria Curthoys, una donna australiana che aveva deciso di sottoporsi al trattamento durante una vacanza in Thailandia. Il paese è rinomato per questo tipo di pratiche, le quali si stanno estendendo anche nel resto del mondo da qualche anno a questa parte. Non sempre, tuttavia, ci si può fidare della Fish pedicure. È importante capire le norme igieniche rispettate dal centro e soprattutto affidarsi solamente a dei veri professionisti. Non meno rimarcabile, meglio evitare di fare lo stesso errore due volte. Victoria era stata costretta ad amputare un dito del piede a causa di un trattamento cui si era sottoposta in precedenza. Non contenta, qualche anno dopo ha deciso di riprovare e si è regalata un’altra Fish pedicure. Il risultato è stato lo stesso: l’amputazione di altre quattro dita del piede. Tutta colpa di un batterio chiamato shewanella, il quale le ha provocato un’infezione alle ossa sfruttando proprio gli animaletti che durante il trattamento si sono nutriti della sua pelle morta.

Il calvario di questa ragazza appena diciottenne è stato lungo e tortuoso. All’inizio nessuno riusciva a capire quale fosse l’origine dei suoi problemi di salute. Solamente dopo due anni di ricoveri in ospedale e corse al pronto soccorso i medici hanno dato un nome alla sua malattia e sono riusciti a curarla, sebbene l’intervento sia stato drastico. Victoria deve abituarsi a camminare facendo a meno di una parte sostanziosa del suo piede. Come se ciò non bastasse, i pericoli non sono ancora terminati. La giovane d’ora in poi dovrà sottoporsi a controlli frequenti per monitorare lo stato del piede e la potenziale diffusione dell’infezione sul resto del corpo. Il problema, infatti, potrebbe ripresentarsi e rendere necessaria l’amputazione dell’intera gamba. Questa storia è stata diffusa del Mirror e vuole mettere in guardia dai pericoli di una pratica delicata come la Fish pedicure. Prima di sedersi e dare le proprie cellule morte ‘in pasto’ ai pesciolini è bene verificare la serietà della struttura e il rispetto di tutte le norme igieniche. Ciò che è certo è che Victoria non si fiderà più di nessuno.

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