Si chiama EXPLORER il primo scanner total body al mondo

Dall’ingegno degli scienziati Simon Cherry e Ramsey Badawi dell’Università della California a Davis è nato EXPLORER. Si tratta del primo scanner total body al mondo. Rivoluzionario, è in grado di combinare due tipi di immagini: quelle della tomografia a emissione di positroni (PET) e quelle della tomografia computerizzata a raggi X (CT).

Explorer, il primo scanner total body in grado di catturare un’immagine 3D dell’intero corpo umano in una sola volta, ha prodotto le sue prime scansioni. Sviluppato in collaborazione con United Imaging Healthcare (UIH), con sede a Shanghai, il macchinario sfrutta proprio la sua ultima piattaforma tecnologica. Sarà sempre la UIH, in futuro, a produrre i dispositivi per il più ampio mercato sanitario.

EXPLORER: ecco cos’è

Si tratta di una tomografia a emissione di positroni combinata (PET) e tomografia computerizzata a raggi X (CT) in grado di visualizzare contemporaneamente l’intero corpo. La macchina acquisisce le radiazioni in modo molto più efficiente rispetto agli altri scanner. Per questo EXPLORER può produrre un’immagine in appena 1 secondo. Oltre a questo record, col tempo potrà arrivare a produrre filmati in grado di tracciare farmaci appositamente etichettati mentre si muovono su tutto il corpo.

Gli sviluppatori si aspettano che la tecnologia abbia innumerevoli applicazioni, dal miglioramento della diagnostica al monitoraggio della progressione della malattia alla ricerca di nuove terapie farmacologiche. Durante la presentazione hanno afferameto che il livello di dettaglio fornito dallo strumento ha sorpreso anche loro. Si sono sentiti di affermare che  non c’è nessun altro dispositivo che possa ottenere dati come questo negli umani.

Le prime immagini delle scansioni degli umani che usano il nuovo dispositivo sono state mostrate al convegno della Radiological Society of North America” dello scorso 24 novembre. A Chicago hanno detto:“Mentre immaginavo come sarebbero state le immagini per anni, nulla mi ha preparato per gli incredibili dettagli che potevamo vedere in quella prima scansione”, ha detto Cherry, eminente professore nel Dipartimento di ingegneria biomedica della UC Davis. “Sebbene ci sia ancora un sacco di analisi accurate da fare, penso che sappiamo già che EXPLORER sta erogando approssimativamente ciò che avevamo promesso”.

Photo Credits: Facebook

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