Italia in zona rossa o arancione: come praticare sport individuale

Da lunedì 15 marzo metà delle regioni d’Italia entreranno in zona rossa, mentre molte altre passeranno o rimarranno in zona arancione. Salva soltanto la Sardegna, che mantiene il suo status in zona bianca. Ma cosa significa questo per gli amanti dello sport amatoriale all’aperto? L’allenamento, infatti, resta salvo in alcune occasioni, ma bisogna rispettare tutte le regole previste: ecco di quali si tratta.

Sport in zona rossa: come farlo rispettando le regole

Da lunedì 15 marzo sono Lombardia, Lazio, province autonome di Bolzano e Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Marche, le regioni che entrano in zona rossa. Ma come ci si può allenare in queste regioni? Rimane l’obbligo di praticare sport da soli, perciò sono vietati gli sport di gruppo e rimangono chiuse palestre e piscine. Scompare il limite dei 200 metri di distanza dalla propria abitazione, ma non ci si può recare in un’altra regione. Se ci si allena con un mezzo, come la bicicletta o si corre, però, si deve partire dalla propria abitazione e rientrarvi. Facendo un esempio pratico, non è possibile prendere l’auto e recarsi in una lezione località per praticare sport. Per quanto riguarda l’uso della mascherina, invece, questo non è obbligatorio ma bisogna tenerla con sé per indossarla qualora non si possa mantenere la distanza di sicurezza dagli altri.

Come allenarsi in zona arancione

Come funziona, invece, per chi si trova in zona arancione? Come si legge sul sito del Ministero dello Sport, è consentito svolgere l’attività sportiva e motoria all’aperto e nei centri sportivi, ma che non ai trovino al chiuso. Anche in questo caso rimangono sospese le attività di palestre e piscine. Non sono consentiti gli sport di contatto e bisogna mantenere la distanza di sicurezza dagli altri.

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