Allattamento materno, scoperto cosa rende il latte materno un alleato contro le allergie

Prosegue con ottimi risultati la ricerca sulle proprietà benefiche del latte materno nell’alimentazione dei neonati. Una recente scoperta, infatti, ha messo in luce quale sia l’elemento che rende il latte uno scudo contro le allergie nei bambini. Si tratta del butirrato e la sua azione sarebbe molto importante per la salute del neonato. I risultati, conseguiti dal Ceinge-Biotecnologie, in collaborazione con l’Università di Salerno, il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) e l’Ospedale Evangelico Betania, sono stati pubblicati sulla rivista Allergy: ecco i dettagli.

Scoperto l’elemento che rende il latte un alleato contro le allergie

Che l’allattamento naturale sia da preferire a quello artificiale è emerso più volte da numerosi studi svolti negli ultimi decenni. Si sapeva che il latte materno, infatti, protegge il bambino anche dal rischio di sviluppare allergie, ma non era ancora stato individuato il componente responsabile. Una ricerca recente, però, ha raggiunto questa scoperta e l’agente responsabile sarebbe il butirrato. 

Cos’è il butirrato e in che modo influisce sul bambino

Il butirrato è un acido grasso a catena corta contenuto nel latte materno. Questo acido ha la capacità di controllare i meccanismi di difesa dell’organismo nei confronti delle allergie. Come riporta ANSA, il direttore del Laboratorio di Immunonutrizione del Ceinge, Roberto Berni Canani ha dichiarato: “Ricevere attraverso il latte materno quotidianamente elevati livelli di butirrato è quindi un grande vantaggio per il bambino“. I livelli di questa sostanza all’interno del latte materno, inoltre, dipendono dall’alimentazione sostenuta dalla madre. Una dieta mediterranea e ricca di fibre, infatti, garantirebbe livelli di butirrato più alti nel latte, con conseguenze vantaggiose anche per il neonato. Come rilevato anche dal professor Berni Canani, dunque, il butirrato “potrebbe essere usato anche come ingrediente da aggiungere al latte in polvere per favorire la prevenzione dell’allergia nei bambini che non possono ricevere il latte materno”.

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