Influenza 2021, il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità: “Incidenza sotto la soglia”

I nuovi dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) delineano un quadro completo della curva influenza di quest’anno. Nella settimana dall’8 al 14 marzo, infatti, si sono registrati circa 99.500. Il totale, dal mese di ottobre a oggi, è di 2.086.000 pazienti. Se il dato che oscilla sui 2 milioni di casi potrebbe apparire allarmante, non lo è nella realtà se viene confrontato con i dati dello scorso anno. Nessuna epidemia influenzale per il 2020-2021, dunque, ma numeri che rimangono al disotto della media degli anni passati.

ISS pubblica i nuovi dati sulle sindromi influenzali: nessuna epidemia

L’ultimo bollettino sulle sindromi influenzali InfluNet, curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), parla di circa 2 milioni di casi da ottobre ad oggi. Un dato alquanto positivo, soprattutto se confrontato con il numero di casi risalenti allo stesso periodo dello scorso anno. L’incidenza si è quasi dimezzata, considerato che l’anno scorso si sfioravano i 4 milioni di casi. Il dato attuale, infatti, si pone molto al disotto della soglia base, attestandosi con un valore medio di 1,65 casi per 1000 assistiti.

Influenza 2021, il rapporto sulla decima settimana

Come si legge all’interno del rapporto reso pubblico da Influnetnella 10° settimana del 2021, in Italia sono stati analizzati 310 campioni clinici analizzati dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, su un totale di 4.637 campioni analizzati dall’inizio della sorveglianza, nessuno è risultato positivo al virus influenzale“. Ad influenzare l’andamento della curva di contagio anche la pandemia causata dal covid-19. Nella stessa nota, infatti, si legge che “nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 109 sono risultati positivi al SARS-CoV-2 (927 dall’inizio della sorveglianza)”. Lo scorso anno, nello stesso periodo, il picco epidemico stagionale e il livello di incidenza era pari a 4,1 casi per mille assistiti. Ai dati forniti mancano, però, quelli di due regioni, Sardegna e Calabria, che non hanno attivato la sorveglianza.

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