Non solo la qualità, ma anche la quantità del sonno: cosa succede se dormiamo poco

Il sonno permette all’organismo di stare bene, ma quante ore e come bisogna dormire ogni notte? Ecco tutta la verità.

Promuovere una corretta consapevolezza dell’importanza del sonno, al pari di altre funzioni come l’assunzione di acqua o una corretta alimentazione, è fondamentale.

Sappiamo che dormire fa bene ma non si parla a sufficienza della quantità del sonno e soprattutto da cosa è determinata e come migliorarla. Dormire la quantità giusta di ore è importante non solo per i bambini, ma anche per gli adulti ma esiste un numero adatto a tutti?

Quantità del sonno: perché è importante e come migliorarla

Solo in Italia si stimano 9 milioni di persone con difficoltà a dormire che spaziano dall’insonnia a disturbi generalizzati. C’è chi non riesce assolutamente a dormire, chi lo fa in modo saltuario svegliandosi di continuo e chi invece si sveglia molto presto. Queste sono casistiche comuni che non vanno sottovalutate perché influiscono direttamente nella vita di tutti i giorni.

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Come migliorare le ore di sonno (velvetbody.it)

Il problema più comune riguarda proprio l’interruzione: svegliarsi è dannoso perché spezza il circolo e quindi ogni volta si ricomincia. Il soggetto quando si addormenta si avvia verso alcune fasi che sono prima di sonno leggero e poi di sonno pesante, è un ciclo che percorre vari step, tutti fondamentali per l’organismo. Innescare ogni volta un’interruzione vuol dire non permettere al corpo di seguire quello che è il planning naturale per un sonno di qualità.

Quando non si dorme bene oltre alla stanchezza si avverte un malessere generale, questo porta ad una serie di irregolarità che vanno dal modo in cui si mangia al modo in cui si lavora perché i disturbi possono subentrare a carico dell’intestino, della memoria, della concentrazione. Il primo problema che si avverte è quindi la difficoltà a lavorare o studiare in base all’età, nervosismo diffuso, difficoltà a compiere le normali azioni quotidiane.

Dormire poco e male porta anche ad un maggiore appetito, quindi ciò si ripercuote sul proprio stato di salute perché si mangia molto di più. Questo è causato da uno squilibrio ormonale che non regola correttamente il senso di sazietà. Una qualità scadente del sonno abbassa le difese immunitarie, quindi ci espone a rischi maggiori per la salute, aumenta anche la pressione del sangue e quindi può portare a un maggiore rischio di infarti, ictus e problemi cardiocircolatori.

Le persone che dormono poco sono anche molto irritabili e nervose, quindi hanno una peggiore gestione del contesto sociale.

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Disturbi del sonno, conseguenze per la salute (velvetbody.it)

Per un sonno che sia determinante per la salute non è possibile dormire meno di sei ore a notte, meglio otto. Le ore di riposo notturno sono variabili, c’è chi deve dormire tanto, chi ha bisogno di meno ore di sonno ma la questione non cambia: tutti devono fare un sonno di qualità e questo vuol dire anche prolungato nel tempo.

Per migliorare la qualità del sonno bisogna lavorare sotto molteplici aspetti, non solo avere una routine quindi andare a dormire sempre alla stessa ora e svegliarsi al medesimo orario per abituare il corpo ma anche orientare il letto in una posizione comoda.

E’ importante anche favorire il rilassamento prima di andare a dormire con un po’ di yoga, spegnere tutti i dispositivi elettronici almeno un’ora prima, usare materasso e cuscino che siano idonei al proprio stato di salute e all’età quindi anche relativamente a dolori o disturbi. Con queste pratiche si può migliorare la qualità del sonno immediatamente e avere un beneficio diretto durante il giorno.

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