Mastoplastica additiva: come aumentare e rassodare il seno

La mastoplastica additiva o aumento del seno è uno tra gli interventi chirurgici più richiesti dalle donne di tutte le età per modellare, proporzionare, rassodare e ringiovanire il proprio decolleté. Espressione assoluta della femminilità, un seno tonico e perfetto aumenta il nostro sex appeal, quando risulta armonioso con il resto del corpo rende la silhouette elegante e ci da una sensazione di maggior sicurezza.

Per ingrandire il volume del seno vengono utilizzate protesi mammarie, per lo più costruite con un involucro sottile di silicone, liscio o leggermente ruvido detto “testurizzato”, riempito di gel di silicone oppure di soluzione fisiologica.

Le protesi per la mastoplastica additiva si differenziano per volume (e quindi taglie), ma anche per proiezione e forma: rotonde, danno un aspetto un po’ più artificiale o anatomiche, più voluminose in basso che in alto e per questo chiamate anche “a goccia” per un effetto più naturale. Le protesi con proiezione “low profile” sono più piatte mentre quelle “high profile” sviluppano rotondità verso l’alto.

Particolarmente importante e delicata è quindi la scelta delle protesi più adatte al proprio corpo, strettamente collegate alle caratteristiche anatomiche specifiche come ampiezza del torace, consistenza del tessuto mammario, forma del seno, spessore cutaneo ma è altrettanto rilevante valutare la tecnica chirurgica con cui queste saranno inserite.

In base alla visita preoperatoria, l’inserimento delle protesi mammarie effettuato dal chirurgo estetico può avvenire sotto il solco mammario, senza toccare o disturbare la ghiandola, incidendo l’areola oppure posizionandole interamente o solo parzialmente (tecnica dual plane) sotto il muscolo pettorale.

I tempi di recupero dopo l’operazioneanche se può essere fatta in day hospital, il nostro corpo è sottoposto ad un quantitativo non indifferente di anestesia – vanno da una o due settimane per riprendere le attività domestiche fino alle quattro settimane per la ripresa dell’attività sportiva. Trattandosi di una variazione della superficie e del volume della cute sono possibili complicazioni (anche se fortunatamente di carattere temporaneo) come ematomi, infezioni, perdita della sensibilità del capezzolo, in rari casi anche di dolorosa contrattura capsulare come reazione ad un corpo estraneo e il dislocamento delle protesi. Nessun rischio invece per l’allattamento.

Il costo della mastoplastica additiva dipende da un insieme di fattori: protesi mammarie di buona qualità, utilizzo della sala operatoria comprensivo di infermieri e anestesista, ricovero e soprattutto onorario del chirurgo, variabile come il tempo di domani.

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