Come ogni novità che si rispetti anche la criolipolisi, metodo per combattere le adiposità localizzate grazie al principio del raffreddamento, arriva dagli States, dove tale tecnica ormai è praticata da un paio di anni e sembra promettere risultati interessanti.
Prima di gridare al miracolo – evitando di incappare nel più noto “al lupo, al lupo” – indaghiamo sulla modalità e sui principi base di questa tanto innovativa quanto impronunciabile tecnica contro il grasso.
Il prodigioso processo in grado di ridurre fianchi, pancia, maniglie dell’amore, interno ed esterno coscia, glutei oltre che il retro del ginocchio è il principio del raffreddamento: la o le zone trattate, grazie ad un applicatore simile ad una ventosa, vengono portate a temperature molto basse, inducendo così la morte cellulare programmata (apoptosi) delle cellule adipose.
Le cellule e i frammenti di grasso distrutti in ogni seduta di criolipolisi – ognuna delle quali può durare dai trenta ai sessanta minuti – vengono eliminati per fagocitosi e smaltiti gradualmente e naturalmente dall’organismo nei giorni successivi.
La natura non invasiva di questa tecnica inibisce immediatamente la percezione del risultato finale ma protegge la pelle e i tessuti circostanti, non presenta effetti collaterali importanti se non arrossamento, formicolio e intorpidimento momentaneo della zona trattata. Agisce inoltre senza rendere necessari degenze brevi o medio-lunghe e sembrerebbe promettere l’abolizione definitiva dell’anestesia e del bisturi.
Stando a quanto emerge dai forum statunitensi, l’adipe cristallizzato, opportunamente freddato dalla criolipolisi, con o senza l’aspirazione vacuum, non dovrebbe più ripresentarsi nelle zone trattate; ma gli studi scientifici a riguardo non sono stati ancora avvalorati.
Non è ancora ancora ben chiaro inoltre, né quale sia la profondità d’azione di questa tecnica né quale sia la modalità operativa più efficace per debellare il grasso corporeo localizzato, giacché il numero di sedute e il risultato finale prospettato dalle equipe mediche che promuovono e adottano questo trattamento, sembra essere troppo poco stabile per tirare le somme.
Nel dubbio che il killer dell’adipe sia stato o meno scoperto, rimaniamo in attesa di dati un pochino più consolidati e, nel frattempo, ci consoliamo pensando che l’idea di avere una ventosa che risucchia i cuscinetti dalle cosce per congelarli, provocando la morte cellulare programmata dei legami adiposi, sembra quasi una scena da film horror e per ora non ci attira poi così tanto.
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