Fitness: lo smartphone è un amico inseparabile

Secondo uno studio, il 51 per cento delle persone che praticano qualsiasi tipo di attività fisica non possono fare a meno dello smartphone per ascoltare la musica. Però non si tratta di una moda o semplicemente di una passione: c’è una ragione scientifica. La musica è in grado di dare ritmo al nostro corpo con la conseguenza di migliorare o aumentare le prestazioni sportive. Inoltre in questo modo si prova una sensazione di profondo benessere e la fatica diventa più sopportabile.

E non è tutto: sembra che anche i testi abbiano i loro benefici. Le canzoni più motivanti e piene di esortazioni sono quelle capaci di influire positivamente sul nostro cervello aiutandoci a lavorare meglio e con maggiore convinzione. Ascoltare musica facilita i movimenti: secondo uno studio pubblicato sulla rivista Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports se si aumenta anche solo del 10 per cento il ritmo della musica che ascoltiamo corriamo più velocemente senza rendercene conto.

Lo smartphone però non viene usato solo per ascoltare musica, ma anche per tenere sotto controllo le applicazioni che conteggiano i passi, le calorie e i battiti cardiaci. Inoltre anche Facebook ha il suo ruolo importante visto che si possono condividere gli ultimi risultati ottenuti con gli amici. Possiamo parlare di un vero e proprio boom per il social fitness (la rivoluzione digitale nel quale si può gestire e condividere la propria attività fisica in tempo reale) probabilmente perché il benessere fisico è sempre più un piacere da condividere e così attraverso applicazioni, community e servizi si possono confrontare esperienze, prodotti, prestazioni e brand legati al tema del wellness.

Da un punto di vista antropologico – afferma Cristina Favini, Strategist e Manager of Design Logotel – le community di social fitness incarnano tutte le leve motivazionali che possono determinare il successo di un’azione di engagement: desiderio di affermazione e di auto-miglioramento da parte degli individui, senso di appartenenza collettiva a una tribù, ricerca continua di nuovi stimoli e informazioni”.

Foto by Facebook

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