Abbronzatura: la crema solare che si attiva con la luce

Arriva dal Regno Unito la crema solare che si attiva con la luce e che protegge dai raggi UVA, i più dannosi per la pelle: gli scienziati del Department of Pharmacy & Pharmacology dell’Università di Bath (UK) hanno scoperto un ingrediente in grado di potenziare l’effetto anti-UVA delle creme solari e di ridurre quindi il rischio di cancro alla pelle.

La ricerca, sovvenzionata dalla Garnier e dalla British Skin Foundation, ha come obiettivo la produzione sul larga scala di nuove creme solari capaci di prenevire il melanoma, i cui casi sono in vertiginoso aumento. “I nuovi composti che stiamo sintetizzando forniscono un mezzo molto efficace di protezione sia contro i danni alla pelle indotti dai raggi UVA e UVB, e il cancro della pelle associato, senza indurre tossicità nelle cellule. Questi composti saranno applicati come pro-farmaco per la pelle come parte di una crema solare e poi attivati, al momento giusto e nel posto giusto, dai raggi UVA”, ha spiegato il dottor Ian Eggleston, coautore dello studio.

La particolarità di questo ingrediente è la sua capacità di attivarsi e fare da schermo proprio quando il corpo è esposto alla luce; una volta attivato, rilascia sostanze antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi. “Gli antiossidanti sono già utilizzati come mezzi per contrastare i danni alla pelle causati dai raggi UVA. Tuttavia, questi agenti non sono efficaci, in quanto il rilascio simultaneo di ferro nelle cellule continua a generare radicali liberi più dannosi. L’uso di chelanti “nudi” del ferro per la protezione della pelle non è sufficiente, dal momento che tali agenti sottrarrebbero dalle cellule il ferro che è necessario”, ha aggiunto il dottor Charareh Pourzand.

“Le molecole che abbiamo sviluppato rispondono alla luce del sole e forniscono una soluzione sicura a questo problema. L’impatto medico potenziale di questo progetto è significativo poiché i chelanti del ferro sono in grado di fornire un mezzo molto efficace di protezione contro i raggi UVA-UVB e i danni alla pelle indotti e associati al cancro della pelle“.

Foto by Kikapress

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