Uno stile di vita scorretto fa invecchiare prima

Inquinamento, stress, alimentazione: sono tanti i fattori che possono portare a un invecchiamento precoce del nostro organismo. Un’indagine dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano sullo stile di vita degli italiani ha esaminato quanto lo stile di vita delle persone aiuti a evitare o contrastare l’invecchiamento precoce e quindi a diminuire il rischio di contrarre malattie.

Lo studio ha coinvolto un campione di 1453 persone (77% donne e 23% uomini) che hanno risposto ad alcune domande di un questionario, tracciando il proprio profilo e le proprie abitudini di vita. Il campione è stato poi diviso in tre fasce d’età (18-30, 31-60, over 60) e sono stati messi a confronto alcuni dati relativi al peso e relativo indice di massa corporea (BMI), all’assunzione regolare e bilanciata di alimenti con nutrienti protettivi, all’attività fisica e al fumo.

Il risultato è che, paradossalmente, le persone sopra i 60 anni mangiano meglio (più frutta, più verdura, più pesce) rispetto ai giovani. “In particolare, dai dati dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, risulta che gli anziani, rispetto ai giovani, assumono più alimenti ricchi di antiossidanti e nutrienti protettivi come alcune vitamine e minerali e i grassi omega 3”, ha spiegato la dottoressa Michela Barichella responsabile medico della SS di Dietetica e Nutrizione Clinica ICP di Milano.

Al contrario, il 18 % degli intervistati tra i 18-30 anni non assume pesce (rispetto al 9% degli individui sopra i 60 anni), mentre quasi la totalità del campione degli over 60 consuma giornalmente verdura e frutta, da due a tre porzioni al giorno. Anche i legumi non sono molto graditi ai giovani: il 16% non li consuma (rispetto al 10 % dei sessantenni). È in controtendenza, invece, il consumo dell’acqua: il 22% degli intervistati sopra i 60 anni assume meno di 0,5 litri di acqua al giorno e solo il 33% introduce più di 1,5 litri al giorno. “Molte persone bevono poco, soprattutto quelle che ne hanno più bisogno. Infatti, secondo i LARN (livelli di assunzione dei nutrienti raccomandati per la nostra popolazione), gli anziani dovrebbero assumere 2-2,5 litri di acqua al giorno, quantità davvero lontana da quella che realmente viene utilizzata”.

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