Probabilmente William Shakespeare non avrebbe mai immaginato che, un giorno, le frasi tratte dalle sue opere sarebbero state impresse sulla pelle di Megan Fox e Lindsay Lohan, soltanto due delle star di Hollywood che hanno ceduto alla moda del “text tattoo”. Non passa una settimana senza che una star non mostri a favore di pubblico un nuovo tatuaggio e, ultimamente, è sempre più probabile che si tratti di una citazione o di un aforisma.
Angelina Jolie, una “veterana” in materia, recentemente ha fatto intravedere un nuovo tatuaggio, probabilmente in arabo, sul braccio destro, che si unisce ai suoi innumerevoli tattoo (dalla citazione di Tennessee Williams alle coordinate geografiche dei luoghi in cui sono nati i suoi figli). Citazioni letterarie, testi di canzoni e riflessioni filosofiche sono molto popolari: Megan Fox si è ispirata a una frase del “Re Lear” di Shakespeare – “We will all laugh at gilded butterflies” – mentre Lindsay Lohan ha optato per “What dreams may come” dall’Amleto.
Non tutti però si tatuano citazioni “alte”: il cantante degli One Direction, Harry Styles, ad esempio ha tatuato “Never gonna” e “dance again” sui piedi, tratti da una canzone di George Michael, “Careless Whisper”. Altri invece si affidano alle lingue arcaiche, come David Beckham che ha dedicato alla moglie Victoria la scritta “Ut amem et foveam”, un’espressione latina che significa “Così ti amo e mi prendo cura di te”.
I tatuaggi – secondo Nina Jablonski , professoressa di antropologia alla Pennsylvania State University – sono il frutto di una contraddizione: sentirsi unici e, allo stesso tempo, far parte di qualcosa. “Si tratta di stabilire un’identità condivisa e di dare un significato a qualcosa di importante per quella persona”, spiega. Prima di tatuarsi una scritta indelebile sulla pelle, però, conviene pensarci due volte. “È difficile mantenere a lungo comprensibile una scritta sulla pelle, dopo due anni molte sono illeggibili”. Senza contare che, come spesso accade, molte persone se ne pentono: “A 15 anni puoi pensare che ‘Il giovane Holden’ sia il segreto della tua personalità, a 50 magari hai cambiato idea”.
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