Fitness, fare jogging non mette a rischio le ginocchia

Fare jogging fa male alle ginocchia… o forse no? Secondo una ricerca pubblicata dal Lawrence Berkley National Laboratory, correre abitualmente non incide sulla salute delle ginocchia e, soprattutto, non causa l’artrite. “Per molto tempo si è pensato che la corsa potesse danneggiare l’articolazione del ginocchio, dal momento che ad ogni passo entrano in gioco le forze balistiche (coinvolte nella dinamica muscolare) che si sprigionano anche attraverso il ginocchio di un corridore”, hanno spiegato i ricercatori. Invece, lo studio (che ha coinvolto 75 mila podisti) dimostra che – quando le ginocchia sono sane – l’intensità e la frequenza dell’esercizio non incidono sul rischio di sviluppare l’artrite.

In pratica, questa è la dimostrazione “che non c’è nessuna prova che la corsa aumenti il rischio di osteoartrite, anche per i maratoneti, rispetto a chi è meno attivo o non pratica questo sport”. Anzi, correre abitualmente nel parco o sul tapis roulant “ riduce il pericolo osteroartitrico e quello di dover finire sotto i ferri per una protesi al ginocchio”.

Un altro studio, condotto dai ricercatori della Queen University di Kingston, in Ontario, e pubblicato sulla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise, ha dimostrato che correre e camminare hanno in sostanza lo stesso impatto sulle articolazioni. Gli scienziati hanno testato 14 adulti sani tra uomini e donne, dividendoli in due gruppi: una metà doveva camminare a un ritmo confortevole lungo una pista di circa 50 metri, l’altra invece doveva correre. Attraverso l’ausilio di speciali telecamere, i ricercatori hanno confrontato i carichi applicati sulle ginocchia dei corridori e dei camminatori nel momento in cui colpivano con il piede la pista: il risultato è che nella corsa non c’è un maggior impatto sulle articolazioni rispetto alla passeggiata.

Questi risultati, però, non devono spingere a credere che la corsa sia un toccasana per le ginocchia: “spesso infatti molti soffrono di lesioni non correlate ad artrite, ma possono essere colpiti dalla sindrome del dolore femoro-rotulea, una patologia relativamente frequente nell’ambito sportivo”.

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