Le castagne fanno ingrassare? Ecco come integrarle nella dieta

L’autunno ci regala uno dei frutti più gustosi dell’anno, la castagna: ricca di minerali come calcio, fosforo, zinco e manganese è perfetta per coloro che fanno sport; inoltre è ricca di amidi e fibre (se si consuma cotta) – che la rendono una dei principali alleati per potenziare le difese immunitarie contro i malanni di stagione – ed è particolarmente adatta per garantire la mobilità intestinale.

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Eppure la castagna – le cui proprietà nutrizionali la rendono simile al frumento, al riso e alla patata – non è particolarmente indicata per chi è a dieta, a causa del suo elevato contenuto calorico ed energetico. Questo però non significa che chi vuole tenere sotto controllo la linea debba rinunciarvi del tutto: ecco qualche consiglio per assecondare la voglia di castagne senza esagerare con le calorie.

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La castagna è un frutto povero di acqua e, per questo, ricco di calorie: dieci castagne contengono quasi 200 calorie, che si moltiplicano se si mangiano secche (ecco perchè è meglio bollirle in acqua che farle arrostire). Questi valori però non devono spaventare gli amanti delle caldarroste: basta rinunciare alla solita fetta di pane che accompagna il secondo oppure ridurre la porzione di pasta o sostituirla con un minestrone leggero per concedersi un sacchettino di castagne senza pensieri.

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Dimentichiamoci delle calorie di troppo per ricordare che le castagne hanno una vera e propria azione rivitalizzante per l’organismo, grazie all’apporto degli amidi e della vitamina B3, efficace in particolare per il sistema nervoso. L’ideale sarebbe consumarle a colazione per fare il pieno di energia, anche se la dose extra di potassio contenuta nelle castagne le rende un prezioso alleato per gli sportivi prima dell’allenamento, per prevenire i crampi muscolari.

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