Cibi contaminati, un portale europeo per individuarli

Un olio prodotto con le misture e spacciato come extravergine d’oliva, mozzarella di bufala campana preparata senza latte, bottiglie di vino pregiato con le etichette taroccate: sono solo alcuni dei prodotti contraffatti sequestrati in Italia nel primo semestre 2013 (1,8 milioni di kg e quasi un milione di confezion9, secondo i dati di Coldiretti). Complice la crisi economica, un numero sempre maggiore di italiani cerca di risparmiare come può, anche al supermercato: il rischio, però, è di trascurare la qualità del cibo che si sceglie e di incappare in prodotti contraffatti.

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Per proteggere i consumatori e i produttori, l’Unione Europea ha creato un portale, il Rapid alert system for food and feed: si tratta di un sistema che mette in collegamento tutte le unità di controllo europee che in questo modo possono scambiarsi tempestivamente le informazioni sui provvedimenti presi contro i prodotti taroccati. Ogni giorno, le autorità eseguono dei controlli a campione oppure su segnalazione, alle frontiere, nei mercati o direttamente nei luoghi di produzione; una volta analizzati in laboratorio i campioni prelevati e riscontrate eventuali irregolarità, parte la segnalazione sul portale, in modo che tutti i consumatori europei ne siano a conoscenza.

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Dalla carne di manzo che in realtà conteneva tracce di carne di cavallo (ricordate il caso delle polpette Ikea?) alle mozzarelle che diventavano blu a causa di un batterio, sul portale è possibile consultare l’elenco di tutti i prodotti a rischio fornito dai singoli Paesi. L’ultimo caso che ha fatto scalpore in Italia è quello dei frutti di bosco: lo scorso 13 novembre è stata ritirata dal mercato una partita di frutti di bosco proveniente dalla Bosnia che presentava il virus dell’epatite A. Ma le segnalazioni più recenti riguardano anche altri Paesi, come la Germania – dove sono state trovate tracce di un detergente in alcune bottiglie di birra – o la Norvegia, che spesso deve fare i conti con alcuni batteri e parassiti che colpiscono il tipico salmone norvegese.

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