Occhiaie e borse, un nuovo filler le elimina

Borse e occhiaie rendono spento il vostro sguardo e cercate una soluzione definitiva? Se i rimedi della nonna non sembrano fare effetto ma reputate troppo invasivi (e costosi) gli interventi come blefaroplastica e lipofilling, una nuova soluzione potrebbe essere alle porte. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery Journal dimostrerebbe che oggi è possibile eliminare gli odiati inestetismi con un trattamento estetico economico, veloce e che non crea arrossamenti e edemi temporanei: un filler naturale e biocompatibile chiamato Radiesse.

Nell’arco di un anno 63 pazienti, 58 donne e 5 uomini, si sono sottoposti alla “punturina” e per 56 di loro il miglioramento è stato evidente, ha dichiarato il chirurgo oculoplastico italiano Francesco Bernardini. “Essendo il Radiesse un filler, la sua indicazione principale consiste nel riempire le occhiaie e, considerando solo questo aspetto, la percentuale di miglioramento sfiora il 100 per cento. – ha spiegato il medico – Il fatto che anche borse e cerchi scuri migliorino è stato un riscontro positivo ma inaspettato del trattamento, per cui oggi possiamo estendere le applicazioni di questo filler, migliorando l’estetica di tutta l’area palpebrale“.

In alcuni pazienti – conclude Bernardinipuò comparire un modesto arrossamento e gonfiore: uno stick coprente per occhi permette di nascondere molto bene questi piccoli e temporanei problemi e può essere usato immediatamente dopo il trattamento. Una seduta di solito è sufficiente per ottenere il risultato sperato, che è subito evidente e ha una durata variabile, ma in molti casi è superiore all’anno“. Il Radiesse infatti non è un trattamento permanente ma potrebbe essere una soluzione per diverso tempo.

Gli inestetismi delle sguardo sono molto frequenti sia negli uomini che nelle donne indipendentemente dall’età; vi è però una differenza: le occhiaie colpiscono maggiormente i giovani, le borse sono tipiche degli anziani, mentre le persone di mezza età sono affette da entrambi i disturbi in diverse combinazioni.

Foto by Facebook

Gestione cookie