Combattere l’aerofagia: cosa fare per non vivere più in imbarazzo

L’aerofagia è un disturbo che può condizionare la vita di molte persone provocando disagi non solo fisici ma anche psicologici. Si tratta di una disfunzione dell’apparato digerente a causa della quale l’aria viene ingoiata e si accumula nello stomaco in quantità eccessiva. Quando ciò avviene si sente l’esigenza di espellere il gas ingerito attraverso la bocca (eruttazione) o attraverso il retto (flatulenza).

La sostanza gassosa espulsa è composta da biossido di carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno e, a volte, metano, tutti vapori inodore. Da dove viene allora quello sgradevole odore? Deriva dai batteri che si trovano nel grande intestino e che vengono rilasciati insieme al gas. Per quanto flatulenza e eruttazione siano operazioni fondamentali per la disintossicazione e la depurazione dell’intestino, se troppo frequenti possono trasformarsi in una vera e propria patologia, appunto chiamata aerofagia. Oltre all’imbarazzo questo disturbo dell’organismo può provocare gonfiore e dolore addominale, sintomi che si verificano in maniera differente a seconda della quantità di gas ingerito.

Chi soffre di eruttazione frequente solitamente ha dei disturbi gastrointestinali, ad esempio l’ulcera peptica, il reflusso gastroesofageo, l’ernia iatale; la frequente emissione di aria dal retto potrebbe essere provocata invece da intestino irritato. Una delle principali cause della formazione di gas nell’intestino è il tipo di alimentazione seguita. Ma quali sono gli alimenti da evitare? Ecco alcuni esempi:

Cibi che contengono carboidrati e zuccheri (fruttosio, raffinosio, lattosio, sorbitoso) possono provocare facilmente la formazione di gas; i legumi in genere, in particolar modo i fagioli, sono sconsigliati per chi soffre di aerofagia, così come la famiglia dei broccoli ricca di raffinosio. Evitare l’assunzione di lattosio, sostanza che non si trova solo in latte e latticini, ma anche in pane, cereali, insalata, prosciutto cotto e in molti altri alimenti. Anche le cipolle e i carciofi non sono indicati a causa dell’alta quantità di fruttosio che contengono. Ma allora cosa bisogna fare per curare l’aerofagia?

1. Per prima cosa cercare di evitare (o almeno di ridurre) i cibi sopra elencati: ridurre anche i prodotti lievitati (pane, pizza e pasta).

2. Cercare di mangiare lentamente, seduti, masticando bene.

3. Camminare spesso, almeno un’ora al giorno o fare attività fisica.

4. Per diminuire la quantità di gas nella pancia evitare anche le bevande gassate o alcoliche e le gomme da masticare che aumentano la formazione di aria.

5. Evitare di fumare.

6. Il finocchio selvatico è un erba molto efficace in caso di flatulenza, ma sono consigliati anche valeriana, melissa, angelica, passiflora, escolzia, anice, semi di cumino: assumerli in infusi può essere un buon modo per ridurre il fastidio.

7. Nel caso in cui il disturbo persiste sarà necessario rivolgersi a uno specialista per una terapia farmacologia indicata.

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