Vi capita spesso di non ricordare dove avete messo le chiavi di casa, dove avete parcheggiato la macchina o il nome di quell’attore che ha fatto quel film che vi è piaciuto tanto ma di cui ora non vi viene in mente la trama? Ebbene, se ultimamente avete avuto qualche vuoto di memoria, la colpa potrebbe essere di una dieta troppo ricca di zucchero. Ad affermarlo, uno studio del Charité University Medical Centre di Berlino.
I ricercatori, basandosi su una precedente scoperta che collega il diabete con il rischio di demenza, hanno deciso di indagare sul rapporto tra deficit di memoria e glicemia nei soggetti sani per scoprire qualcosa di più sul legame che esiste fra i due. Hanno perciò osservato i marcatori di glucosio in 141 persone, in seguito sottoposte alla risonanza magnetica per analizzare la struttura del loro ippocampo e ad un test per verificare le loro capacità di memoria, trovando un allarmante collegamento tra i risultati dei tre test.
Ciò significa che chi ha l’abitudine di consumare cibi molto ricchi di zucchero ha più probabilità di andare incontro a perdite di memoria e presenta un ippocampo di dimensioni ridotte, oltre ad aumentare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. Il problema, come sottolineano i ricercatori stessi, è che spesso non ci rendiamo conto che non basta ridurre la dose di cucchiaini di zucchero nel caffè o evitare di mangiare troppi dolci per stare tranquilli, perché il saccarosio, ovvero il comune zucchero bianco, non è l’unico in grado di far salire la glicemia.
Molti alimenti, alcuni insospettabili, contengono zucchero sotto varie forme, come ad esempio il fruttosio, e consumandoli abitualmente è facile superare la soglia massima giornaliera. La frutta, i succhi di frutta, lo yogurt ma anche il pane e molti alimenti preconfezionati e piatti pronti contengono zucchero. Attenti dunque ciò che mangiate e leggete sempre bene l’etichetta di ciò che comprate… non dimenticatelo!
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