L’Oki è uno dei più usati antidolorifici, presente nelle case di quasi tutti gli italiani che lo usano in caso di mal di denti, mal di testa e altre nevralgie; venduto in farmacia senza ricetta, oggi ha però un nuovo utilizzo. Arriva infatti dall’America l’abitudine di sniffare l’Oki per sballarsi, come se fosse cocaina ma più economico e di facile riperimento. Sono già tre i casi accertati di intossicazione da medicinale.
RINOPLASTICA: GLI ITALIANI CHIEDONO UN NASO PIU’ GROSSO
A Venezia alcuni studenti di un istituto superiore sono stati colti in flagrante, e lo stesso è capitato in Puglia e a Milano: i giovani riescono facilmente a rubare le bustine di medicinale dall’armadietto di casa e poi coinvolgono gli amici in quello che può sembrare un gioco, che però può diventare pericoloso. Sniffando, i ragazzi cercano un po’ di trasgressione e uno sballo simile a quello provocato dalla cocaina, sbagliandosi però: sembra infatti che sniffare l’Oki non dia assolutamente nessun tipo d’effetto, se non una piccola, lieve, ebbrezza iniziale. I medici però avvertono: gli effetti sono sì pochi, ma i danni possono essere gravi. L’assunzione del medicinale attraverso le narici può provocare danni alla mucosa nasale e disturbi gastrici.
Sicuramente non vale la pena rischiare danni permanenti agli organi, ma i ragazzi non sembrano capire a quali pericoli vanno incontro e diventa sempre più difficile per i genitori riuscire ad avere un controllo. Quello che è certo è che siamo di fronte ad una ricerca di stimoli proibiti, di uno sballo a tutti costi, raggiunto senza fatica. Quello di sniffare un medicinale non è però una moda totalmente nuova: anni fa, si era diffusa la pratica di bere lo sciroppo per la tosse, che ingerito in grandi quantità dà sensazioni simili a un calmante, molto forte, provocando sempre gravissimi danni all’intestino.
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