Pillola dei cinque giorni dopo: in Italia rimane l’obbligo di ricetta medica

Nonostante il via libera della Comunità Europea, la pillola dei 5 giorni dopo potrebbe mantenere l’obbligo di ricetta per essere acquistata in farmacia. Dovrebbe invece decadere l’obbligo, attualmente in vigore, di eseguire il test di gravidanza prima della sua assunzione. E’ questo l’orientamento prevalente della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha tuttavia deciso all’unanimità di attendere il previsto parere del Consiglio superiore di sanità (Css) prima di pronunciarsi.

La Commissione Europea si è detta a favore della vendita del contraccettivo di emergenza senza prescrizione medica. Tocca adesso a tutti i paesi europei sposare o meno l’indicazione. L’italia può dunque mantenere l’obbligo di ricetta, ma, in questo caso, dovrà motivare in sede europea la decisione. Dal ministero della Salute fanno sapere che l’intenzione sarebbe quella di continuare a ritenere il farmaco a base di ulipristal un contraccettivo come tutti gli altri. Inoltre il Belpaese è l’unico stato al mondo dove è obbligatorio il test di gravidanza prima della prescrizione. Il direttore dell’Aifa, Luca Pani, ha sottolineato come questa scelta non sia scontata neanche nella Ue: “Sono già undici i paesi – spiega il medico – che hanno espresso perplessità rispetto a questa opportunità“. I dubbi nascerebbero dalla non equiparazione della pillola dei 5 giorni dopo a tutti gli altri contraccettivi, creando così un trattamento di favore.

Il farmaco in questione è un contraccettivo di emergenza che va assunto entro 120 ore da un rapporto sessuale a rischio e funziona prevenendo o ritardando l’ovulazione. Siccome la sua efficacia è più alta entro le 24 ore, poterlo comprare senza prescrizione – ha rilevato l’Ema – velocizzerebbe l’accesso delle donne al medicinale.

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