Mangiare in modo compulsivo: ecco una guida per smettere

Capita a tutti di avere attacchi di fame incontrollabili: di notte, all’alba, mentre si lavora per spezzare la routine, come gesto di conforto o per sanare un dispiacere. Dietro a quella che alcuni chiamano “fame chimica” si nascondono spesso emozioni negative: ansia, rabbia, stress che cerchiamo di sopperire con il cibo. L’effetto “riempitivo”, tuttavia, ben presto termina e ritornano così gli attacchi di fame. Può diventare un problema ossessivo-compulsivo con effetti anche gravi sulla salute. Ma quali sono i rimedi per smettere? Ecco un elenco di abitudini da seguire:

  1. Attività fisica. Palestra, corsa, camminata veloce: il benessere psico-fisico successivo all’attività motoria tende a distogliere dall’eccesso di fame e si ha voglia di continuare a prendersi cura di sé, mangiando più correttamente. In caso di tentazione forte, pensate a quanto vi è costato sudare tanto!
  2. Mangiare lentamente. Godetevi ogni singolo pasto, per quanto piccolo sia. Assaporatelo lentamente, masticando ogni singolo boccone, procedimento questo che tra l’altro aiuta a digerire meglio.
  3. Fibre. Privilegiare frutta e verdura che, grazie all’alto apporto di fibre, aiutano a ridurre l’assorbimento dei grassi.
  4. Pasti giornalieri. Non limitatevi a tre pasti, fatene cinque, ma ovviamente più ridotti, magari usando l’escamotage di piatti piccoli. E ricordatevi che una dieta corretta prevede cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.
  5. Rilassarsi. Se l’ossessione per il cibo scatena stress, è opportuno imparare a rilassarsi con yoga, meditazione e tecniche di rilassamento corporeo.
  6. Riposare. La stanchezza può indurre a consumare più calorie. Meglio un pisolino che uno snack ipercalorico. Ma anche una passeggiata, un po’ di musica, qualche pagina di un libro per distrarsi.
  7. La consapevolezza. Si parte da lì: capire che si ha un problema e che si vuole risolverlo. Per fare questo è buona abitudine avere un diario sul quale annotare le proprie abitudini alimentari. Rileggendolo, sarà più facile capire quando abbiamo realmente fame e quando invece si tratta di un attacco compulsivo.

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