Pillola dei cinque giorni dopo: obbligo di ricetta solo per le minorenni

Ci sono degli aggiornamenti riguardo il caso della ricetta medica per la pillola dei cinque giorni dopo (ossia il farmaco EllaOne prodotto dalla HRA Pharma): la Commissione Europea è a favore della vendita del contraccettivo di emergenza senza prescrizione (e senza test delle urine nel caso di sospetta gravidanza), ma ora tocca ai Paesi sposare o meno l’indicazione. Inizialmente l’Italia ha votato contro questa novità (leggi tutto su Velvet Body), mentre ora la situazione è cambiata. Almeno in parte. L’obbligo di ricetta, infatti, sarà solo per le minorenni (una decisione condivisa anche da altri Stati): chi ha più di diciotto anni invece può richiedere il farmaco direttamente in farmacia.

Lo ha deciso la commissione tecnico scientifica dell’Aifa: “Il farmaco non ha grandi problematiche – ha detto il direttore Luca Pani – ma sull’uso ripetuto ed incontrollato non ci sono dati sufficienti per garantirne la sicurezza. Per tutelare le più giovani e visto che in Italia esiste la possibilità di prescrivere la pillola in ogni momento in ospedali e consultori, è stato deciso di lasciare il limite“. A suo parere questa è “una scelta ancora più moderna di quella dell’Ema“.

A battersi in particolar modo per l’obbligo della ricetta sono stati i medici cattolici che hanno parlato di una specie di aborto “mascherato” ed anche il Consiglio Superiore di Sanità su richiesta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Una grande soddisfazione invece per la deputata del Partito Democratico Laura Garavini. Per lei si tratta di un successo delle donne italiane che in questo modo vengono trattate come quelle del resto dell’Europa: “Anche per le donne in Italia – ha dichiarato – valgono finalmente standard europei. Mi auguro che il ministro Lorenzin non procrastini ulteriormente i tempi e confermi la scelta politica di allinearsi all’Europa seguendo le indicazioni suggerite dall’Aifa“.

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