Ananas, il dolce frutto tropicale nemico della cellulite

Dolce, succoso e rinfrescante: è l’ananas. La sua storia ha radici antiche, infatti fu portato nelle isole caraibiche dagli indi Caribi e a Guadalupa venne visto (e gustato) per la prima volta nel 1493 da Cristoforo Colombo. Fu lui a portarlo in Europa e da qui venne poi distribuito nelle isole del Pacifico dagli spagnoli e dagli inglesi. Attualmente le grandi produzioni di Ananas si trovano soprattutto nelle zone tropicali. Oggi è uno dei frutti più conosciuti e apprezzati nel mondo, per il suo sapore ma anche per le sue proprietà benefiche.

La caratteristica di questo frutto è la polpa di colore giallo, rivestita da una scorza marrone, formata da placchette fuse tra loro. Ha pochissime calorie (circa 40 ogni 100 grammi) e contiene un enzima proteolitico: la bromelina, sostanza che accelera il metabolismo, è in grado di digerire le proteine, ha un effetto farmacologico e ad oggi è usata anche per la produzione di farmaci antinfiammatori. La bromelina, però, viene distrutta dal calore, quindi non è presente nelle marmellate e nelle crostate, e in tutte le preparazioni in cui l’ananas viene cotto o sciroppato. Inoltre, l’ananas contiene anche acqua, proteine, lipidi, glucidi, vitamine (A, B e C), acidi organici (acido citrico, malico e ossalico) e vari microelementi come calcio, fosforo, ferro, magnesio e potassio. Il sapore è dovuto alla presenza di zuccheri uniti a un notevole quantitativo di acido citrico.

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L’ananas, inoltre, è noto anche per il suo effetto diuretico: combatte la ritenzione dei liquidi, è un buon digestivo e possiede una azione antinfiammatoria sui tessuti molli: per questo viene usato spesso nelle terapie contro la cellulite. Molto utilizzato anche in cucina, nelle ricette più sofisticate viene associato a carni grasse, al pollame e alle insalate. Ottimo per i dolci, non è difficile trovarlo nelle preparazioni di torte, pasticcini, gelati, sorbetti e macedonie.

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