Depressione: i probiotici aiutano a combatterla

I batteri probiotici, utili per il nostro intestino, aiuterebbero anche la mente, combattendo i disturbi di ansia e depressione e diminuendone il rischio. A stabilirlo è uno studio dell’Università di Leiden, in Olanda, apparso sulla rivista Brain, Behaviour and Immunity. La ricerca ha preso in esame 40 donne e uomini sani, dividendoli in due gruppi da 20 in modo casuale. Al primo gruppo è stato somministrato Lactobacillus , Lactococcus e ceppi di Bifidobacterium in bustine da prendere ogni giorno per quattro settimane, mentre all’altro gruppo sono state date delle bustine che avevano al loro interno dei placebo, identici per colore, gusto e odore ai probiotici.

Prima di cominciare lo studio e alla fine del percorso di quattro settimane a tutti è stato chiesto di compilare un questionario particolareggiato, strumento che gli psicologi utilizzano per valutare la predisposizione di un individuo alla depressione. Ciò che ne è venuto fuori è che coloro a cui erano stati somministrati i probiotici avevano meno pensieri aggressivi e una ridotta ruminazione mentale, ossia non maturavano quella forma di pensiero ossessivo che può naturalmente sfociare nella depressione.

Questo studio ad ogni modo non analizza gli specifici effetti biologici che avrebbero i probiotici sul cervello umano, ma una ricerca condotta in precedenza aveva scoperto che i batteri intestinali hanno la capacità di influenzare i livelli di triptofano, un aminoacido del benessere poiché utilizzato dall’organismo per la produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Si pensa, infatti, che una disfunzione della serotonina sia una delle cause della depressione.

In passato un altro studio condotto sui topi dal dottor Javier Bravo, e il professor John Cryan presso l’Alimentary Pharmabiotic Centre nella University College di Cork aveva dimostrato che gli animali alimentati con Lactobacillus rhamnosus JB-1 mostravano comportamenti legati allo stress, all’ansia e alla depressione in numero significativamente inferiore rispetto a quelli alimentati con solo brodo.

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