Vivere felici con gli altri fa bene alla salute: in farmacia l’opuscolo di Apoteca Natura

Per vivere a lungo e in buona salute basta soltanto un ingrediente: la felicità, da condividere con gli altri per creare rapporti umani gratificanti. È questo il messaggio trasmesso dall’opuscolo ‘La felicità è salute’, attualmente già in distribuzione nelle farmacie della rete Apoteca Natura. Lo stare bene insieme alla gente, infatti, non porta soltanto benefici all’umore, ma anche al nostro corpo. Il fascicolo, scritto da Stefano Bartolini, docente di Economia Politica, Economia della Felicità ed Economia Sanitaria presso l’Università di Siena, spiega che le cattive relazioni sociali hanno un effetto negativo sul sistema immunitario e stimolano la produzione di sostanza infiammatorie causa di molte malattie.

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Le buone amicizie con cui sentirsi a proprio agio e provare emozioni positive non hanno buoni effetti soltanto sulla salute a breve termine, ma anche sulla longevità. Questo nesso tra i rapporti umani gratificanti e il vivere a lungo è stato dimostrato da molti studi, tra cui uno in particolare che ha osservato un gruppo di giovani suore, con un identico stile di vita, ma un vissuto più o meno felice. Emerse che il 90 per cento del quarto di suore che era stato più felice in gioventù era sopravvissuto in buone condizioni oltre gli 85 anni, mentre solo un terzo del quarto che aveva espresso le minori emozioni positive era ancora vivo. Altri studi hanno dimostrato, ad esempio, che vivere isolati dagli altri ha una maggiore probabilità di sviluppare un infarto o malattie coronariche.

La scoperta di una connessione tra felicità, salute e longevità si deve all’epidemiologia: “Risale alla seconda metà del Novecento – spiega l’autore dell’opuscolo Stefano Bartolini, – quando l’attenzione dell’epidemiologia si era spostata su fattori di rischio diversi dalle infezioni, che avevano cessato di essere la prima causa di malattia e di morte, passando il testimone alle patologie cardiovascolari e ai tumori. Si è arrivati così a scoprire che non solo la felicità influisce direttamente sulla salute e la longevità ma anche che il pessimismo, la percezione di non controllare la propria vita, lo stress, i sentimenti di ostilità e di aggressione verso gli altri sono fattori di rischio molto rilevanti”. Il raggiungimento della felicità è influenzato dalle relazioni positive: “Possiamo sopravvivere in solitudine – aggiunge il professor Bartolini – o in mezzo a relazioni conflittuali e difficili, ma per essere felici e sani dobbiamo coltivare relazioni intrise di vitalità, condivisione, partecipazione e di affetto che ci consentano di sentirci parte di un gruppo, parentale, familiare, di coppia, di comunità, di amici, di lavoro”.

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