Farmacie certificate online: da luglio niente più truffe

Sempre più spesso chi compra medicinali su Internet al momento di riceverli a casa ha una brutta sorpresa. Scordatevi del motto “con la salute non si scherza”, dove ci sono soldi, purtroppo ci sono anche truffe. E questo raccapricciante fenomeno è in crescita esponenziale, come sottolineano le statistiche del Pharmaceutical Security Institute europeo, che parlano di un incremento del 123 per cento dei casi di contraffazione negli ultimi cinque anni. Il giro di soldi si aggira attorno ai 75 miliardi di dollari l’anno e trovare una soluzione per fermarlo non è semplice. Un incoraggiante inizio è dato da una direttiva europea, entrata in vigore lo scorso anno, atta a semplificare l’acquisto di farmaci on line e renderlo sicuro al 100%.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dato il via libera e a partire da luglio, anche in Italia, chiunque vorrà comprare un medicinale in rete potrà farlo con qualche garanzia in più a tutela della salute dei consumatori. Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, lo spiega meglio: «Si potranno acquistare solo prodotti non soggetti a obbligo di prescrizione, da siti legali italiani o europei che dovranno rispettare obblighi precisi. Ad esempio, si dovranno indicare i recapiti e i riferimenti dell’Autorità che ha rilasciato l’autorizzazione per la vendita di farmaci e alla quale è stato notificato l’avvio dell’attività online; si dovrà indicare il sito web dell’autorità competente; dovrà essere presente il logo comune, che per l’Italia sarà gestito dal Ministero della Salute, per distinguere fra un sito legale e uno illegale».

Farmacie certificate online: da luglio niente più truffe

Cliccando sul “bollino” presente sul sito dove si compie l’acquisto (qui sopra potete vedere l’immagine) si potrà verificare la legalità del portale. Inoltre, sarà possibile vedere in quale Stato il rivenditore abbia la sede fisica, necessaria per avere il nullaosta. Stando alle stime, quasi il 95% delle farmacie online è ora illegale, ma i dati cambieranno inevitabilmente presto. Non è da escludere, poi, che le farmacie sul web applichino prezzi inferiori rispetto a quelle fisiche, dato che hanno meno spese da sostenere.

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