Gravidanza: le donne rimandano perché non si sentono all’altezza

Che le donne scelgano di cominciare a fare i figli in età sempre più matura è un dato di fatto (con i suoi pro i suoi contro). Le motivazioni che di solito vengono addotte riguardano lavoro, prospettive e stili di vita: non si hanno le sicurezze economiche sufficienti, il proprio lavoro non è abbastanza stabile, si finisce l’università a 25 anni passati e così via. Uno studio recente, tuttavia, afferma che non sono questi gli unici motivi responsabili della nuova tendenza. A quanto pare, infatti, la maggior parte delle donne che preferisce arrivare a quarant’anni prima di affrontare una gravidanza hanno alle spalle problemi psicologici più profondi.

La maternità è collegata molto spesso ad una serie di responsabilità che la donna deve essere pronta ad affrontare. L’idea che si coltiva della cosiddetta ‘mamma perfetta’ è idealizzata al punto da bloccare la voglia di procreare. In altre parole, non ci si sente all’altezza delle aspettative e per questo si preferisce rimandare ad oltranza. Ma di quali aspettative si tratta? A quanto emerso, il problema sono i giudizi dei familiari, dei collegi e degli amici. Messe sotto pressione (magari in buona fede), l’effetto finale risulta essere contrario. Il pensiero di gestire la vita lavorativa, mandare avanti la propria casa e crescere un figlio finisce con lo scoraggiare i tre quarti delle intervistate, ovvero 1005 donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni decise ad avere almeno un bebè.

Il 71,3 per cento ha definito troppo lontano l’ideale di ‘mamma perfetta’, nonostante non si sappiano poi specificare le caratteristiche di questa presunta ‘mamma perfetta’. Sembra quindi che l’inconscio delle donne sia oltremodo preoccupato e che questo stato d’animo venga superato solamente con l’avanzare dell’età. A volte sopraggiungono implicazioni legate a fertilità e problemi fisici, ma nella maggior parte dei casi la soluzione è più semplice di quanto si pensi: rilassarsi e pensare che essere mamme è la cosa più naturale del mondo.

Foto: Facebook

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