Fabrizio Corona, gli esercizi per potenziare braccia e pettorali [VIDEO]

Da quando è uscito di prigione, Fabrizio Corona ha ripreso in mano la sua vita e pare deciso a non sprecarne neppure un minuto. Ancora sotto osservazione e sempre impegnato nella comunità Exodus di don Mazzi a cui è stato affidato, l’ex re dei paparazzi non perde occasione per curare il proprio fisico, debilitato dalla lunga carcerazione anche se ha sempre continuato a fare esercizi. In assoluto spalle, braccia e pettorali sono i muscoli che hanno risentito di più del cambio routine e ora sono al centro della sua attenzione, come dimostrato dai due recenti video che ha postato sul proprio profilo social, che è tornato subito ad aggiornare appena ne ha avuto la possibilità, lanciando anche l’hastag della sua rinascita: #sipuede.

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Nei due filmati Corona viene aiutato negli esercizi e spinto a dare il suo meglio dal preparatore Davide Gariboldi, proprietario della palestra Hammer strenght Extreme Fitness e del marchio Heroes DNA e ideatore di Feed The Machine, il primo Metabolic Drink in commercio senza stimolati e con pochissime calorie come ci tiene a sottolineare lo stesso protagonista delle cronache mondane. Per aumentare massa delle proprie braccia e pettorali, s’inizia con una serie di ripetizioni di sollevamenti laterali a braccia semi piegate con manubri. Il coach lo accompagna nei movimenti per permettergli di proseguire il lavoro anche quando le forze vacillano ed è proprio quello il momento in cui si ottengono i maggiori risultati. Come scritto in alcuni commenti postati dai suoi follower, l’ideale sarebbe rimanere immobili con la schiena per non caricarla, a costo di diminuire un po’ il conto dei chili da sollevare.

Training Fabrizio Corona. #heroesdna feed the machine con Davide Gariboldi

https://www.facebook.com/heroesDNA/

Posted by Fabrizio Corona on Lunedì 9 novembre 2015

Nel secondo video l’attuale fidanzato di Silvia Provvedi delle Donatella è alle prese con i piegamenti sulle braccia. Schiena ben tesa, sguardo al pavimento e gomiti larghi per lavorare sulle spalle e non sui tricipidi, anche in questo caso viene spinto dall’allenatore fino allo stremo. Appoggiarsi solo su un piede (accavallando l’altro sopra) rende l’esercizio ancora più difficile ma utile, perché così si lavora anche sull’equilibrio e tutto il corpo, comprese le gambe, partecipano attivamente allo sforzo. La parte esplosiva iniziale permette di mobilitare la velocità e lascia poi spazio ai movimenti più lenti del finale, quando il muscolo è ormai caldo e accumula più lavoro.

Ritorno in grande forma con il mio Coach @DAVIDEGARIBOLDI e con l'insostituibile Feed The Machine di #HEROESDNA

Posted by Fabrizio Corona on Mercoledì 4 novembre 2015

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