Frode sull’olio extravergine: indagate Bertolli, Carapelli, Sasso e altre aziende italiane

Un nuovo scandalo travolge il mercato dell’olio made in Italy, ma per una volta i problemi di salute non c’entrano: a essere toccati in questo caso sono stati i portafogli dei consumatori, convinti di aver comprato olio di qualità extravergine mentre invece era solo vergine. Una differenza non da poco se si tiene conto che il sovrapprezzo è di circa il 30-40% più alto. A scoprire l’incredibile raggiro sono stati i carabinieri del Nas di Torino dopo le verifiche partite a seguito di una segnalazione di una rivista di consumatori, Testmagazine, alla procura del capoluogo piemontese. Nell’occhio del ciclone sono finite sette note marche: Bertolli, Carapelli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Primadonna (ossia quello in vendica alla Lidl) e Antica Badia (per Eurospin).

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Per i responsabili di queste aziende pende ora l’accusa, mossa dal pubblico ministero di Torino Raffaele Guariniello, di frode in commercio. Dopo avere letto le analisi di laboratorio condotte nel mese di maggio dal mensile che segnalavano l’irregolarità del contenuto, il pm ha fatto prelevare dai Nas alcuni campioni nei supermercati e li ha spediti al laboratorio dell’Agenzie delle dogane. Si tratta del secondo colpo inflitto al mercato dell’olio nostrano, dopo quello seguito al test dell’Unione nazionale consumatori dello scorso marzo, che aveva rivelato irregolarità in un vasto campione di 25 oli extravergine Dop e Igp.

Frode sull’olio extravergine: indagate Bertolli, Carapelli, Sasso e altre aziende italiane

Dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, arriva la seguente dichiarazione: “Seguiamo con attenzione l’evoluzione delle indagini della procura di Torino, perchè è fondamentale tutelare un settore strategico come quello dell’olio d’oliva italiano. Da mesi abbiamo rafforzato i controlli, soprattutto in considerazione della scorsa annata olearia che è stata tra le più complicate degli ultimi anni. Nel 2014 il nostro ispettorato repressione frodi ha portato avanti oltre 6mila controlli sul comparto, con sequestri per 10 milioni. È importante ora fare chiarezza per tutelare i consumatori e migliaia di aziende oneste impegnate oggi nella nuova campagna di produzione“.

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