Influenza 2015-2016 è stata clemente: il picco è arrivato in ritardo e con minor forza di quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Il discorso cambia, però, per le malattie respiratorie: i medici sconsigliano l’uso degli antibiotici.
Il picco dell’influenza 2016 è ormai entrato nella sua parabola discendente: da 6,04 casi ogni 1000 assistiti si è passati a 5,7 e il numero è destinato a scendere ancora. Si potrebbe dire, quindi, che il peggio è passato. Claudio Cricelli, presidente della Simg (Società Italiana di Medicina Generale) si è detto soddisfatto della gestione dei virus per il 2015-2016: il lavoro preventivo dei vaccini e quello tempestivo dei singoli medici sembra aver affrontato il problema con la giusta attenzione. Il merito, tuttavia, va spartito con il virus stesso: quest’anno è stato decisamente più clemente presentandosi in una veste molto più ‘gentile’. In tutto i malati sono stati poco più di 2 milioni, ma con sintomi più leggeri e una durata di 4-5 giorni in tutto.
Il periodo di allerta e sorveglianza andrà avanti anche a marzo e aprile, tuttavia bisognerà rimanere in guardia solamente per la coda della stagione influenzale e per eventuali complicanze. Tra queste, in primis, le malattie respiratorie. Nel 15-20 per cento dei casi, infatti, possono sopraggiungere dei disturbi respiratori che si protraggono per un periodo di tempo superiore ai 4-5 giorni. Nei bambini il pericolo maggiore è rappresentato da otiti acute, mentre negli adulti potrebbero verificarsi dei casi di sinusiti e bronchiti. Per entrambe le categorie il nemico peggiore sarebbe la polmonite, alla quale devono prestare particolare attenzione soprattutto anziani e bambini (il maltempo dell’ultima settimana potrebbe aumentare la possibilità di complicanze, meglio evitare di uscire di casa se si è reduci da un’influenza).
Oltre ai soliti consigli (curare in modo particolare l’igiene, buttare subito i fazzoletti usati, lavarsi spesso le mani, coprirsi in modo adeguato, ricorrere a miele e bevande calde non appena si hanno i primi sintomi), la Simg vieta assolutamente l’utilizzo di antibiotici: questi sono completamente inefficaci e aumentano solamente il rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri. Oltre alla canonica influenza stagionale, nelle ultime settimane è in circolo il virus A/H1N1. Sintomi e modalità di contagio sono gli stessi, mentre i classici antivirali dell’influenza (oseltamivir, zanamivir, amantadina, rimantadina) restano i rimedi più efficaci.
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