Pranzo di Pasqua vegano: le ricette che non rovinano la festa (nemmeno agli animali)

I vegani, per il pranzo di Pasqua, dovranno trovare dei validi sostituti al classico agnello al forno. L’impresa non sarà affatto ardua, visto che non mancano le proposte: alcune provengono dallo chef Martino Beria.

Seguire un’alimentazione vegana è una decisione che si porta avanti giorno per giorno, eppure a Pasqua ciò si trasforma in un inevitabile allontanamento dalla tradizione. Al classico agnello al forno bisogna sostituire qualcosa di assolutamente vegetale ma altrettanto gustoso, affinché le feste non vengano rovinate né ai propri commensali né tanto mano agli animali. L’impresa non è affatto ardua, visto che esistono un’infinità di ricette buone, facili da preparare e adatte all’occasione.

LEGGI ANCHE: LAV LANCIA LET IT BEEE: GLI AGNELLI A PASQUA SI SALVANO CON IL FLASH MOB

Lo chef Martino Beria ne ha lanciate moltissime sul proprio sito web (www.lacucinavegetariana.it) e su altri portali dedicati alla cucina vegetariana e vegana. La sua scelta è stata di natura etica, come ha spiegato lui stesso: “Ho capito finalmente che l’amore per il buon cibo e la cucina non poteva più scontrarsi con la mia etica ambientale e animalista. Per questo ho scelto di intraprendere una nuova strada”. Il menù che suggerisce parte con olive ascolane ripiene di verdure, prosegue con pennette alla cicoria su fonduta di ceci, spiedini di soia e, per finire, una versione ‘rivista e corretta’ della celebre pastiera napoletana.

Per preparare la pasta (per 2 persone) occorrono 200 g di penne rigate al farro, 300 di cicoria, sale, paprika da spolverare sopra, 350 g di ceci, olio e uno spicco d’aglio. Dopo aver cotto la cicoria con olio, sale e aglio, bisogna sfruttarla per far saltare la pasta. I ceci, invece, vanno prima cotti e poi frullati nel mixer fino ad ottenere una cremina da stendere sul piatto (volendo si può lasciare qualche cecio intero da mettere nel piatto prima di servire). Pasta e cicoria andranno adagiate sopra, prima di spolverare con un po’ di paprika e un filo d’olio a crudo.

Quanto alla pastiera, il procedimento è il classico ma gli ingredienti di questa versione vegana sono i seguenti:

  • per la frolla: 100 g di farina integrale, 100 g di farina di mandorle, 60 g zucchero di canna, 70 ml di olio di girasole spremuto a freddo, 30 ml di latte di soia, scorza di 1 limone.
  • per la farcitura: 200 g di mandorle, 200 g di anacardi, 450 g di grano cotto, scorza di 1 limone, 100 g di zucchero di canna, 5 gocce di acqua di fiori d’arancio, 50 ml di latte di mandorla, canditi e uvetta (a scelta).

Un’altra idea (che esula dallo chef Beria ma che può essere riprodotta in qualsiasi cucina) può essere quella di realizzare una pasta al forno vegana (utilizzando il latte di soia e i bocconcini di soia disidratati), accompagnata da spezzatino di seitan e una ratatouille di verdure. Gli invitati non avranno di che lamentarsi!

Photo credits cambiamenu.it/chef Martino Beria

Impostazioni privacy